Brunetta: “Renzi ignorantello. Si torni a votare subito col proporzionale”

Parte col botto: “Renzi non consoce né la Costituzione né la prassi, è un po’ ignorantello. Prima se ne va a casa e meglio è. E prima si vota e meglio è. Col proporzionale”. Poi si galvanizza con i sondaggi: “Ci danno vicino al 22%. Se tocchiamo quella quota vorrà dire che avremo riassorbito la frattura di Alfano”. Infine afferra lo scudo per il grande capo, Berlusconi: “Sul golpe del 2011 vogliamo andarci a fondo. Ho infatti chiesto una commissione di inchiesta. Mi auguro che le forze democratiche votino contro il golpismo”.

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La campagna elettorale di Forza Italia si chiude con un big, Renato Brunetta, capogruppo alla Camera degli azzurri, arrivato all’Hotel Roma e accolto da numerosi simpatizzanti. Senza tanti peli sulla in lingua è partito a lancia in resta. Primo bersaglio Renzi, convinto che il voto di domenica non tolga né aggiunga alcuna legittimazione al suo premierato. “Renzi non conosce né la Costituzione né la prassi. E’ un po’ ignorantello. E’ andato al potere con una congiura di palazzo, ha vinto finte primarie. L’unica elezione che ha vinto seriamente è quella di sindaco di Firenze. Continua a parlare di questo perché è angosciato. Renzi deve studiare. Noi dovremo andare al voto al più presto con il proporzionale”. Da Renzi agli attacchi al Pd il passo è stato brevissimo: “Il Pd si è comprato queste elezioni con gli 80 euro, ritardando la Tasi. Bel modo di amministrare

Prima Renzi se ne va a casa e meglio è”. Poi chiede chiarezza sul presunto golpe che portò alle dimissioni di Berlusconi dal governo nel 2011 e arriva ad attaccare l’altro nemico giurato, Beppe Grillo. “Fu un golpe, serve chiarezza. I golpe producono il golpismo; e il golpismo produce il grillismo. Ho già chiesto l’apertura di una commissione d’inchiesta. Vedremo chi voterà a favore e che contro. Confidiamo che le forze democratiche dicano sì. In sei mesi si farà chiarezza su una vicenda inquietante sulle dimissioni di Berlusconi prodotte da potenze straniere e appoggiate da forze interne”. Alla fine Brunetta si è detto convinto che Forza Italia potrà ampiamente superare i risultati elettorali delle ultime Politiche del 2013 e tornare a guidare “uno schieramento moderato”.