Magdi Allam sulla moschea a Piacenza: “Luogo d’indottrinamento all’estremismo”

 "Salviamo gli italiani dalla schiavitù dell’euro. Salviamo l’Italia dalla dittatura degli Stati Uniti d’Europa". Questo il titolo dell’incontro, tenuto da Magdi Cristiano Allam nella saletta Cattivelli del Comune di Piacenza in mattinata, nell’ambito della sua campagna elettorale come candidato alle elezioni europee per Fratelli d’Italia. 
Affiancato dal consiglieri comunali Tommaso Foti ed Erika Opizzi, l’ex vicedirettore del Corriere della sera, 62 anni, da qualche anno datosi alla politica, è intervenuto su numerosi temi. Allam ha illustrato i contenuti di una riforma dello Stato, dello sviluppo e della società con la quale – a suo dire – parte dal riscatto della sovranità monetaria e dalla difesa dell’Italia come Stato nazionale, mettendo al centro le imprese che producono, la difesa dei prodotti e del mercato italiano, la Repubblica presidenziale e i Comuni autonomi sul piano amministrativo e finanziario, Turismo, Terra e Tecnologia come volano dello sviluppo. “Prima gli italiani nell’erogazione dei beni e dei servizi che vede oggi privilegiare clandestini, rifugiati e immigrati; i valori, le regole e il bene comune come base della civile convivenza” ha sottolineato.
Allam ha poi voluto rimarcare che “le prossime elezioni europee del 25 maggio saranno il vero referendum popolare sull’euro e su questa Europea, l’esito sarà cruciale per determinare se continueremo ad essere persone depositarie di un’anima che si sostanzia di radici, valori e identità, italiani all’interno di uno Stato nazionale con la nostra civiltà laica e liberale dalle radici cristiane, oppure se diventeremo semplici strumenti di produzione e di consumo, europei e cittadini del mondo con una cultura meticcia e relativista, all’interno di un Protettorato tedesco che chiameranno Stati Uniti d’Europa dove l’Italia scomparirà come Stato nazionale e si trasformerà in colonia economica della Germania”.

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Infine, venendo ad un tema molto sentito dai piacentini come il Centro culturale islamico di strada Caorsana – da molti considerato di fatto una moschea – ha voluto essere molto duro: “Sull’altra sponda del Mediterraneo l’integralismo sta devastando stati e massacrando popolazioni. E chi ne paga le conseguenze sono i cristiani. Non accade per caso: c’è stato un processo di lavaggio del cervello di giovani, che vengono indottrinati nelle maoschee ad una ideologia d’odio e morte verso ebrei, cristiani, apostati e infedeli. Non possiamo accettare che l’Italia si trasformi in campo di invasione. Io dico no alle moschee. Non sono luoghi di culto, pur essendo rispettoso per i musulmani come persone, l’Islam come ideologia non è in alcun modo moderata”.