Il giro del mondo via terra, senza aereo, fermandosi ad aiutare i bambini degli orfanotrofi nelle zone più povere del pianeta per dimostrare che è possibile realizzare i sogni e, perché no, fare del bene nonostante la malattia. Claudio Pellizzeni, classe 1981, piacentino, partirà con la sua “compagna di una vita”, come la definisce sul suo profilo Facebook e sul videoblog www.triptherapy.net, una sorta di diario online che già nel nome rivela l’essenza di tutto il progetto: il viaggio come terapia. Partirà domenica 4 maggio, Claudio, e lo farà dalla “sua” Piacenza, “la città che comunque amo”, come ha detto lui stesso. Sarà una partenza in grande stile che unirà a doppio filo il suo progetto di viaggio con uno degli eventi sportivi (e non solo) più importanti per il territorio ormai da vent’anni: la Placentia Marathon. Le due partenze saranno in sincrono, domenica mattina. Alle 10,30, quando il sindaco Paolo Dosi arriverà in piazza Cavalli dopo la camminata con i bambini (una delle iniziative collaterali della maratona di quest’anno, che per la prima volta sarà una mezza maratona, la Placentia Half Marathon), incontrerà pubblicamente Claudio e lo saluterà a nome della città. Una sorta di “benedizione” laica a simboleggiare la vicinanza della comunità piacentina a questo giovane diabetico che ha deciso di mollare tutto (il lavoro in banca, ad esempio) per realizzare il sogno di una vita segnata da un’unica, grande, insopprimibile passione: vedere il mondo, viaggiare, conoscere. Un sogno che ha deciso di trasformare in realtà nonostante le difficoltà legate alla necessità di assumere insulina per sopravvivere.
“E’ un’idea che ho in testa già da anni, almeno quattro – ha detto Claudio Pellizzeni, ospite questa mattina (2 maggio 2014) negli studi di Radio Sound 95, intervistato da Massimo Casale nel corso della sua trasmissione Sound City- Ci ho riflettuto a lungo, ho chiesto il supporto del mio medico e, poco alla volta, ho pianificato questo viaggio. Un viaggio che va studiato nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda la gestione del diabete. Poi, a dicembre, la decisione e l’annuncio ai familiari, agli amici e al lavoro”. Nessuno si è stupito più di tanto, confessa Claudio rivelando che forse la sua natura di viaggiatore decisamente fuori dagli schemi era già emersa prima di qualsiasi dichiarazione ufficiale. Niente di inaspettato, dunqure, con un tipo come Claudio ma di certo la preoccupazione della famiglia si è fatta e si sta facendo sentire: “Credo sia normale – dice Claudio – anche perché non mi vedranno per un bel po’: starò via due anni e mezzo o tre”.
Partenza imminente, dunque. Domenica, dopo il saluto del sindaco e simbolicamente di tutta la città, Claudio prenderà il treno per Milano, come ha fatto tanti anni da pendolare, dopodiché il pullman per Varsavia, in Polonia. Una tirata notevole, giusto per abituarsi ai ritmi che dovrà sostenere durante il viaggio e anche per andare il più velocemente possibile fuori dall’Europa. Un po’ perché l’Europa è troppo cara per rimanere nei 15 euro al giorno che Claudio si è imposto come budget di viaggio (in linea di massima), un po’ perché il vero obiettivo del viaggio è visitare luoghi “lontani”, anche dal punto di vista culturale e non solo in termini di chilometri (benché le due cose siano necessariamente collegate). Milano-Varsavia, dunque, e poi subito Varsavia-Mosca; passando da dove, ancora non lo sa, visto che la frontiera Ucraina è chiusa dopo i recenti e ben noti problemi con la Russia legati alla Crimea, con tanto di carri armati e fucili spianati.
Asia, dunque. Ed è in Asia, e in particolare in Nepal e in India, che diventerà tangibile e concreto il link tra il progetto di Claudio Pellizzeni e la Placentia Half Marathon for Unicef: laggiù si occuperà di bambini, farà il volontario negli organotrofi nepalesi e indiani e, si sa, l’Unicef è l’associazione per eccellenza che si occupa di tutelare e difendere i bambini di tutto il mondo.
Tornando all’itinerario tappa per tappa, Claudio ha spiegato che il primo dei tanti sogni di viaggiatore che intende realizzare è quello di imbarcarsi sulla famosa Transiberiana, “rotta mitica per tanti viaggiatori”, dopodiché raggiungerà la Mongolia dove si fermerà una decina di giorni, cavalcherà nella steppa e poi si metterà in viaggio verso la Cina, Pechino.”E lì inizierà la vera avventura” dice Claudio. Un’avventura verso l’Himalaya e poi il Nepal. “In India ci arrivo in pieno periodo monsonico – prosegue Claudio – quindi non sarà certo bella a livello estetivo e avrò tempo per dedicarmi ai bambini indiani come volontario”. Successivamente la meta sarà il Sudest asiatico, con mete straordinarie come Vietnam, Laos, Cambogia; poi Indonesia e quindi, finalmente, l’Australia: “A Natale conto di essere a Sidney – dice – Glielo devo, a Sidney: è in questa città, dieci anni fa, che è iniziato tutto, la mia vassione vera per il viaggio e l’embrione, dunque, di questo progetto che sta per partire”.
Un viaggio che Radio Sound 95 seguirà con collegamenti e aggiornamenti su Piacenza24.