Il fiore all’occhiello del Piacenza Basket Club è rappresentato dal settore giovanile, in particolare del progetto Piacenza Basket School, che si dedica alla pratica del minibasket nelle scuole. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Andrea Pedroni, da ormai due anni responsabile tecnico del minibasket della società biancorossa.
Andrea, come giudichi questa stagione cestitstica del minibasket?
“Questa è la mia seconda stagione al Piacenza Basket School. La giudico in maniera molto positiva e sicuramente in crescita ed in miglioramento rispetto alla precedente. Innanzitutto devo ringraziare Fabio Corbani per avermi coinvolto l’anno scorso in questa entusiasmante avventura e Marco Sambugaro, Giovanni Maestri e Gigi Stecconi per aver riposto la loro fiducia in me anche per questa stagione. La mia attività di responsabile del Settore Scolastico e Minibasket ed anche di istruttore in prima persona di due gruppi mi coinvolge pienamente e mi spinge a fare sempre meglio. Parlando di scuole, in questa stagione abbiamo svolto progetti gioco-sport minibasket a Piacenza (in 6 scuole primarie), a Quarto, a Fiorenzuola, a Pontenure, a Gazzola, a Caorso, ad Agazzano e a Piozzano. Le classi coinvolte in totale sono state circa 130 per un totale di piu’ di 2500 alunni ed alunne che sono venuti a contatto ed a conoscenza del minibasket. L’attività è stata svolta dai nostri istruttori qualificati ed è stata apprezzata dal personale scolastico e dai direttori didattici. Per quanto riguarda invece la nostra attività pomeridiana in questa stagione siamo riusciti a superare i 230 iscritti nei nostri centri di Piacenza, Fiorenzuola, Caorso, Pontenure, Gazzola e Quarto. Abbiamo ben 15 gruppi minibasket suddivisi nei nostri centri anche qui seguiti da istruttori preparati sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista umano. Direi che sono dei numeri veramente importanti che ci fanno orgogliosamente essere la realtà più importante, come movimento, dell’intera provincia di Piacenza”.
Il minibasket, e il settore giovanile in generale, ricopre una grande importanza nel Piacenza Basket Club. Come si svolge e come viene organizzata l’attività nei vari centri minibasket?
“Sicuramente il settore giovanile, e quindi il Minibasket e tutto il settore scolastico, ricoprono una enorme importanza nella nostra società e ritengo questa cosa molto importante, oltre ad essere uno dei motivi che mi spingono a continuare a far parte di Piacenza Basket School/Piacenza Basket Club. Per quanto riguarda il Minibasket la nostra attività inizia a metà settembre per proseguire fino alla fine di maggio con due lezioni settimanali. A seconda dell’età dei bambini vengono svolte lezioni adeguate per passare lentamente e gradualmente da un’attività principalmente motoria per i più piccoli fino ad arrivare ai primi fondamentali del minibasket. Per i gruppi più grandi vengono organizzati anche dei trofei (esordienti – aquilotti – scoiattoli) mentre per i più piccoli delle feste e dei tornei interni tra i nostri centri. Inoltre a Natale viene sempre organizzata una festa con tutti i nostri gruppi mentre ogni anno, a fine stagione, viene organizzata in Piazza Duomo una grande festa finale. Quest’anno la festa di chiusura si terrà Domenica 1 giugno insieme ad un torneo esordienti e al 3 contro 3 senior aperto a tutti”.
Quali sono i punti di forza su cui puntare per convincere un bambino ad avvicinarsi al Minibasket anziché ad una qualsiasi altra disciplina sportiva?
“Penso che per un bimbo o una bimba sia molto importante innanzitutto svolgere uno sport di squadra soprattutto in un’età in cui bisogna socializzare con gli altri, condividere momenti comuni imparando ad accettare vittorie e sconfitte insieme. Per quanto riguarda il gioco del Minibasket ritengo sia un gioco-sport molto completo, che si possa iniziare anche da molto piccoli (ad esempio in questa stagione da noi giocano bimbi del 2008-2009) e che, come già detto, permetta di imparare uno sport divertendosi insieme a tanti amici ed amiche. Penso sia molto divertente e stimolante e che, seppure con le dovute differenze tra le varie età, aiuti a sviluppare oltre alle capacità fisiche dei bimbi, anche le capacità mentali, aiutando il bimbo a scegliere nelle varie situazioni di gioco cosa fare e quindi sviluppando la sua sicurezza e la sua autonomia. Infine, elemento da non sottovalutare, è un’attività che si svolge al coperto al riparo da intemperie e protetti dalle bizze del tempo e delle stagioni fredde”.
Quale aspetto ti piace di più del mestiere di istruttore di minibasket?
“Devo dire che avendo fatto un po’ di tutto nella mia carriera da allenatore (allenatore di prime squadre, assistente di prime squadre, allenatore di giovanili) fare l’istruttore di Minibasket e’ probabilmente una delle cose più gratificanti. Infatti, a parte il minor stress che invece si ha allenando soprattutto squadre senior dove il risultato e’ sempre al primo posto, devo dire che stare in palestra con i bimbi porta sempre gioia e fa stare bene. Certo è impegnativo e toglie energie, se fatto bene, ma quello che ti torna indietro supera sempre di gran lunga quello che si da. Vedere i tuoi gruppi aumentare durante la stagione – e da noi e’ successo quasi con tutti i nostri gruppi – e vedere il sorriso sui visi dei nostri bimbi finita la lezione penso che sia uno dei risultati che ogni istruttore si dovrebbe prefiggere. Poi credo che oltre ad avere delle buone conoscenze motorie e tecniche adeguate alle varie età, sia indispensabile per un istruttore avere delle notevoli capacità umane ed è anche fondamentale saper rapportarsi oltre che con i bimbi anche con i loro genitori”.
Come si potrebbe migliorare il già ottimo lavoro svolto nel settore giovanile biancorosso? Quali sono gli obiettivi e le aspettative per il futuro?
“Penso che stiamo facendo un ottimo lavoro nelle scuole col Minibasket pomeridiano e nel settore giovanile con Mambretti, Gabrielli e tutti gli altri allenatori.
Credo, almeno per il mio settore, che sia fondamentale continuare i nostri progetti scuole in tutti paesi dove già siamo coinvolti consolidando la nostra presenza nelle scuole primarie. Si potrebbe anche provare a fare qualche intervento nelle scuole secondarie almeno nelle classi prime che sono ancora in età Minibasket
In alternativa o a seconda delle risorse economiche disponibili e del numero di istruttori coinvolti, potrebbe cercare di espanderci anche in altre scuole primarie intorno a Piacenza”.
Per quanto riguarda i nostri corsi pomeridiani l’idea è quella di consolidare e rafforzare numericamente tutti i gruppi di questa stagione magari creando un gruppo di piccolissimi (2008-2009, pulcini e paperine) a Piacenza per permettere anche a loro di confrontarsi con bambini della loro fascia di età e non solo con i più grandi.
Poi, nel caso, sarebbe bello riuscire ad avviare progetti scuole in paesi dove non abbiamo centri pomeridiani di Minibasket. Pensare poi di aprirne di nuovi per coloro i quali volessero continuare a giocare anche al di fuori della scuola. Per quanto riguarda il settore giovanile per crescere sempre più dal punto di vista della qualità, come già stiamo facendo, l’idea sarebbe quella di cercare di collaborare con realtà a noi vicine e che hanno lo stesso nostro obiettivo ossia far crescere sempre più i giovani.
Altro obiettivo per il futuro è aumentare, per quanto possibile, i progetti nelle scuole e, di conseguenza, aumentare i nostri 230 iscritti ai corsi pomeridiani.
Infine, e penso di interpretare il pensiero di tutti, speriamo di riportare una squadra senior di un certo livello in una città importante come Piacenza”.