MODA E SOSTENIBILITA’: gli stilisti che fanno realmente la differenza

Tutte le più grandi maison sono nel mirino degli ecologisti di Greenpeace: progetti come “The Fashion Duel” hanno lanciato un guanto di sfida alle case d’alta moda per verificare la loro trasparenza,in fatto di sostenibilità. E’ emerso che molti marchi, come Trussardi e Prada, si sono rifiutati di collaborare per chiarire le loro politiche per gli acquisti di carta e pelle e per la produzione tessile,che se svolte scorrettamente,possono portare gravi danni all'ecosistema globale come la deforestazione e l’inquinamento delle risorse idriche. Altri stilisti si impegnano parzialmente e solo uno tra i 15 interpellati,Valentino, si impegna rigidamente a seguire correttamente queste politiche.

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( L’intera classifica e il regolamento per partecipare a questa lotta per una moda più sostenibile,sul sito thefashionduel.com)

Fortunatamente però Valentino non è il solo brand ad aver intrapreso la strada dell’ecosostenibilità. Infatti, ora più che mai il mondo della moda si sta popolando di progetti benefici,socialmente impegnati e mirati a ripulire i prodotti di lusso dalla contaminazione di sostanze tossiche, anche perché se la moda deve essere un’arte,un piacere che regala quotidiane soddisfazioni,non può in alcun modo danneggiare i suoi diretti fruitori e l’ambiente in cui vivono.

Per sostenere questa lotta, H&M ha dato il via al progetto H&M Conscious che raggruppa 7 grandi obiettivi, tra i quali l’utilizzo responsabile delle risorse naturali e l’instaurazione di un rapporto eticamente corretto nei confronti dei lavoratori dell’industria tessile in paesi come India e Bangladesh. Questi impegni e tanti altri sono già stati messi in pratica e mirano a raggiungere il 100% di sostenibilità,per mezzo di collezioni esclusive realizzate con materiali biologici(come quella uscita il 10 aprile in 150 negozi selezionati), oppure aumentando i salari dei lavoratori e rafforzando i loro diritti,o ancora tramite il riciclaggio di vestiti e materiali o la riduzione degli sprechi energetici… (Per informazioni dettagliate sulle Conscious Actions attuate da H&M nel 2013 andate sul sito hm.com/conscious).

Un altro progetto che vuole fare la differenza è “Acqua for Life” di Giorgio Armani, che contribuisce al trivellamento del sottosuolo di tutti i continenti alla ricerca di acqua, non più solo Ghana e Bolivia,ma anche Cina,Messico,Senegal,Sri Lanka e Costa d’Avorio. Quindi per sentirsi parte di questa azione,dal 1 maggio al 30 giugno acquistando uno dei due profumi di Giorgio Armani “Acqua di Giò” o “Acqua di Gioia”, si potranno donare automaticamente 100 litri di acqua oppure 50 litri con ogni “like” sulla pagina di Facebook di “Acqua for life”. Ne vale la pena,visto che nel 2011 sono stati raccolti 43 Milioni di litri e nel 2012 52 Milioni di litri a cui si sommano i pozzi realizzati in 12 villaggi.

Oltre a questi temi ne vengono affrontati altri,come lo sfruttamento eccessivo della pesca che potrebbe causare entro il 2048 l’estinzione di tutte le specie marine. Kenzo ha creato un pop-up store digitale dove sono in vendita magliette e felpe con lo slogan “ No fish,no nothing”, con lo scopo di sostenere la Blue Marine Foundation nella sua lotta per la salvaguardia del mondo marino. Per ogni capo acquistato apparirà sul sito un pesce digitale che si sposterà nell’acquario dei pesci salvati (kenzo.com/nofishnonothing).

Insomma potrei continuare all’infinito,illustrandovi esempi di stilisti che cercano di ripulirsi la coscienza e ad agire correttamente per salvaguardare ogni parte del mondo minacciata dai disastri ambientali che lo stesso essere umano ha causato. In effetti noi siamo gli esseri viventi più contradditori che ci siano: progettiamo,creiamo,innoviamo,rivoluzioniamo contenti dei nostri progressi ma ciechi di fronte ai danni che causiamo all’intero Pianeta. Siamo gli auto-distruttori più resistenti che io abbia mai visto,ma cederemo anche noi prima o poi se non cerchiamo di cambiare atteggiamento.

Nel frattempo il Copenhagen Fashion Summit,ovvero la conferenza più importante al mondo per quanto riguarda la moda sostenibile,riunirà nei giorni 22/23/24 aprile tutti i più grandi nomi della moda per discutere delle loro responsabilità nei confronti del Pianeta,per proporre idee innovative e sempre più green e insegnare questo concetto anche ai nuovi stilisti emergenti,ai quali spetta il compito più grande : affrontare,capire e migliorare il futuro.