“Sono onorata che il mio movimento mi abbia accordato, per l’ennesima volta, l’opportunità di una candidatura, in questo caso davvero molto importante. La Lega Nord è in crescita, ha fiducia in me e io vado a giocarmela”. Se, come dicono, l’ottimismo è sempre un’arma in più in politica, Valentina Stragliati quell’arma ce l’ha. Trent’anni, psicologa di professione, assessore a Castelsangiovanni da cinque anni, Stragliati è stata scelta dalla Lega Nord di Piacenza come candidata alle prossime elezioni Europee (25 maggio) nella circoscrizione del Nord-Est. Al momento è l’unica piacentina in corsa per Bruxelles. “So che non sarà facile, ma ci proverò. Devo ringraziare la Lega per questa possibilità. Sono già stata candidata alle amministrative di Castelsangiovanni e lo sarò ancora in queste elezioni. Sono davvero norata di avere questa fiducia da parte della Lega”.
Che Europa dovrà essere secondo la Lega?
“La Lega Nord non è contro l’Europa, chiariamo. E’ contro questa Europa, l’Europa dei burocrati, delle banche, che vuole globalizzare tutto e che ci ha messo in scacco da quando siamo entrati nell’euro. Siamo per l’Europa dei popoli, non quella delle banche. Da quando la Lega dice che si può uscire dall’euro, anche altri si sono accodati come Fratelli d’Italia e Grillo. Noi siamo stati i primi. Che si può uscire dall’Euro lo dicono anche sette premi Nobel dell’economia. Si può fare. Quando avevamo la lira eravamo padroni dell’economia. Forse abbiamo dato troppo fastidio alla Germania”.
Lei è giovane e da qualche anno in politica. Continua a piacerle questa politica?
“Devo dire che la politica continua a piacermi. Sono stati cinque anni bellissimi quelli che ho vissuto a Castello. Mi piace stare al servizio dei cittadini. Per me la politica è importante, mi piace. Ho cercato di coniugare la politica, che è una parte della mia vita, con la mia professione. Non voglio vivere di politica. Purtroppo a volte ai cittadini viene data una immagine distorta. Conosco tante persone che lavorano con passione in politica e che sono assolutamente oneste”.
Tra i primi obiettivi fare qualcosa per i giovani?
“Vivo in mezzo ai giovani, mi confronto quotidianamente con le difficoltà che abbiamo noi giovani. Viviamo la più grave crisi del nostro paese. Anch’io ho le mie difficoltà e vedo tanti giovani costretti ad andare all’estero. Senza giovani e senza ricerca non c’è futuro”.
Il 26 maggio si vede di più a Bruxelles o a Castello in Municipio?
“Lo decideranno i castellani e i cittadini. Io di sciuro me la gioco”.