Il reato ipotizzato è altisonante e rimanda alla Prima Repubblica: finanziamento illecito ai partiti. Si parla di circa 200mila euro distribuiti più che altro ad esponenti del Pd piacentino, ma anche del Pdl, dall’amministratore unico dell’azienda Biomedica Santa Lucia, l’imprenditore piacentino Bruno Giglio. La presunta violazione, secondo l’ipotesi della procura sulla base degli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, non riguarderebbe tanto i bonifici quanto la mancata delibera dei contribuiti da parte del consiglio d’amministrazione dell’azienda. Delibera che la legge sul finanziamento ai partiti considera obbligatoria.
Sul registro degli indagati è finito dunque prima di tutti Bruno Giglio il cui difensore, Angelo Rovero, si dice tranquillo: le accuse sono inesistenti, l'imprenditore avrebbe già fornito ampie giustificazioni alla Finanza. Dello stesso tenore anche i commenti dei legali degli altri indagati, venti in tutto, non solo di Piacenza. Per quanto riguarda i politici piacentini, gli avvisi di garanzia sono arrivati tra gli altri all’ex vicesindaco Francesco Cacciatore, al consigliere Regionale Marco Carini, entrambi del Pd, e al consigliere regionale Andrea Pollastri del Pdl. Il contesto a cui si riferiscono i finanziamenti è quello delle primarie 2012 e, ancora prima, delle elezioni regionali del 2010. Per quanto riguarda il Pd piacentino, indagati anche Piera Marchi, Paolo Rezzoagli, Marcellina Anselmi (tutti, compresi Cacciatore e Carini, assistiti dall'avvocato Paolo Fiori) e Sergio Driganti (difeso da Sabrina Erba); per quanto riguarda il Pdl, oltre ad Andrea Pollastri è finita sul registro degli indagati anche Anita Piccioni, tesoriere del partito. E questi i nomi "piacentini". L'indagine coordinata dal pm Antonio Colonna ha però toccato varie regioni italiane: ipotesi di reato anche nei confronti di Rocco Crimi e Maurizio Bianconi, tesorieri del Pdl nazionale, Guido Marchese e Giancarlo Abelli del Pdl di Voghera, Gianfranchi Barigazzi (Lega Nord Emilia-Romagna), Giovanni Di Giorgi del Pdl di Latina con Giuseppe Di Trento, Agostino Cesareo e Renato Penzo del Pd di Genova, Guido Ratti del Pd di Alessandria, infine Andrea Gulino dei Moderati per la terza fase.