“Finalmente la Giunta Errani gioca a carte scoperte e dice quello che sospettavamo da tempo: l’unico interesse per EXPO 2015 è rivolto, come al solito, alla Riviera romagnola, mentre a nessuno importa di Piacenza”: è l’amara constatazione di Andrea Pollastri (FI-PdL), leggendo la risposta che l’Assessore ai Trasporti Alfredo Peri ha dato ad un’interrogazione, in cui chiedeva alla Regione un impegno concreto per sostenere e concretizzare il progetto di Provincia di Piacenza, Comune e Confindustria per migliorare il collegamento ferroviario tra Piacenza, Lodi e Milano, attraverso il prolungamento della linea suburbana S2 (Mariano Comense – Milano Rogoredo) sino a Piacenza e l’attivazione di trentatre nuove corse nei due sensi di marcia con cadenza ogni mezz'ora.
Franca la replica di Peri: “Il tema dei trasporti per l'esposizione di Milano – ha scritto – riguarda la nostra intera Regione e non la sola città/provincia di Piacenza.
Piacenza ha un frequente collegamento ferroviario con Milano che copre l'intero arco della giornata, dalle 6 del mattino a 23.30; servizio che sarà probabilmente opportuno estendere per i mesi estivi dell'esposizione con un'ulteriore coppia di corse notturne. Permane però l'elemento più critico e cioè la scarsa qualità del materiale rotabile impiegato, soprattutto dei treni della società Trenord, che coprono la relazione Piacenza – Milano e di competenza della Regione Lombardia.”
“Non altrettanto esteso e frequente è il servizio ferroviario verso le città della Via Emilia. – ha scritto ancora – Considerando i collegamenti AV, le ultime partenze da Milano per Bologna C.le sono alle ore 20.15 per Trenitalia e alle 20.54 per NTV; per il trasporto regionale invece l'ultimo treno da Milano per Bologna parte alle 22.15. Anche nel senso inverso, da Bologna a Milano, terminano i collegamenti ferroviari (AV e Regionali) alle ore 22.00.
Considerando che Bologna è anche la porta di accesso della Riviera romagnola e del turismo a essa collegato, è questa probabilmente la lacuna più evidente da colmare, attraverso un confronto con le imprese ferroviarie, in vista dell'esposizione del 2015.”
Senza appello il giudizio sul progetto piacentino: “Regio-Express Piacenza – Milano – si legge ancora nello scritto dell’Assessore – ci è stato presentato nelle scorse settimane, così come alla Regione Lombardia; si tratta di una proposta di riprogrammazione radicale dei servizi gestiti dalla Regione Lombardia, sulla quale non riteniamo corretto debba ora esprimersi l'Emilia-Romagna. In ogni caso per approfondire la fattibilità del progetto è già stato programmato per i prossimi giorni un incontro tecnico tra le due Regioni. Con la Regione Lombardia è aperto il confronto anche sulla fattibilità dell'intensificazione dei servizi serali – festivi, ovviamente per il semestre dell'esposizione, e sull'assegnazione di materiale rotabile di migliore qualità per i treni Piacenza – Milano. Ai temi del trasporto ferroviario regionale si aggiunge quello di un'azione congiunta verso le imprese ferroviarie, per una programmazione dei servizi non sovvenzionati dalle regioni (alta velocità e intercity) che tenga conto della prevedibile maggiore domanda in occasione dell'Expo 2015.
Per la Regione Emilia-Romagna hanno comunque valore prevalente le esigenze dei viaggiatori piacentini che, a più riprese, hanno indicato come prioritari gli aspetti della velocità dei collegamenti con Milano C.le e Lambrate; aspetti che la riprogrammazione proposta da Confindustria Piacenza non sembra considerare appieno.”
“Dalla risposta – commenta Pollastri – emergono le tante lacune più volte segnalate dal centro-destra, e sempre disattese dalla Giunta Regionale: la necessità di confrontarsi con la Lombardia, l’urgenza di moltiplicare i collegamenti notturni, l’importanza di coinvolgere i pendolari, le cui esigenze, differentemente da quanto afferma Peri, non son mai state tenute in alcun conto.”
“Non necessita commenti, invece, – prosegue l’azzurro – la parte riguardante la proposta delle istituzioni piacentine. La Regione spesso accusa il nostro territorio di non avere progetti e di non voler investire: qui c’è un progetto ben studiato dal Politecnico, ci sono le risorse, tramite il coinvolgimento dei privati, ma anche la garanzia che il servizio sarà in grado di autofinanziarsi con i soli biglietti degli utenti, esclusi i turisti. Tutto ciò, però, alla Regione non interessa perché ha già fatto la sua scelta: i turisti non devono andare a Piacenza ma altrove!”
“Imbarazzato silenzio – chiosa – anche sull’altro quesito che ponevo relativamente all’EXPO, cioè alla valorizzazione delle stazioni di Castelsangiovanni e Fiorenzuola: su questo non vi è cenno di risposta”.