“Volontariato piacentino, sei pronto?”. E’ una vera e propria chiamata, quella dell’assessore al Nuovo welfare Stefano Cugini, che ha intenzione di lanciare vari progetti riguardanti i detenuti del carcere delle Novate interessati dal provvedimento attuativo di riordino delle strutture carceraria (2mila e 500 in Emilia Romagna e oltre 200 a Piacenza), che permetterà di usufruire di almeno 8 ore di celle aperte al giorno. “Dobbiamo riempire di contenuti questo tempo, non possiamo rischiare che siano ore perse” ha chiarito l’assessore, che ha poi anticipato ai nostri microfoni le sue intenzioni: “Non basterà riperimentrare questi spazi ma riempirli con idee intelligenti, nell’ottica della rieducazione alla vita fuori dal carcere. Sono già pronti una serie di progetti, che prima dovranno essere discussi con la dirigenza del carcere. Comunque puntiamo ad azioni che partano proprio dal volontariato sull’inserimento lavorativo e il rapporto con la popolazione carceraria immigrata”. Ed è proprio su queste linee di indirizzo che il Comune, a breve, riunirà le varie realtà coinvolte intorno ad un tavolo. “Le 8 ore di celle aperte riguarderanno sicuramente i detenuti nel nuovo padiglione, circa 200 persone. Bisognerà tenere conto delle istanze del direttore del carcere ma siamo pronti ad avviare un’azione forte e condivisa – ha voluto ribadire Cugini – perché da un valore aggiunto non possiamo rischiare che questa opportunità si tramuti in ulteriore svilimento all’interno del carcere”.
Il protocollo di intesa è stato firmato dall’ex ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri e dal presidente della Regione, Vasco Errani e vede la collaborazione del proveditorato e le comunità locali.