Sindaci della provincia, tra patto di stabilità e mille problemi da affrontare

Si sono ritrovati a cena, davanti ai buoni piatti della nostra tradizione gastronomica, una ventina di sindaci dei comuni della Provincia, in vista delle prossime elezioni che li vedranno coinvolti. Erano inizialmente 25 le presenze previste ma qualcuno ha dato forfait.

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Un momento conviviale bipartisan, organizzato dal sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, presso la Trattoria dell' Angelo, tra chi è giunto alla scadenza di mandato e affronterà nuovamente l' agone politico e chi, come Fabio Callori, sindaco di Caorso, o Angela Fagnoni, primo cittadino di Pontenure e unica donna presente, non potrà più farlo perchè è giunto alla scadenza del secondo mandato e quindi non si potrà ricandidare.

Proprio a loro due ed al primo cittadino di Gragnano Trebbiense, Andrea Barocelli, abbiamo chiesto di fare un bilancio dell’ attività svolta nel corso del doppio mandato. Tutti e tre hanno espresso soddisfazione per il loro operato.

Per Callori “è stato bello, interessante e soprattutto piacevole il contatto con la gente che mi ha dato tanto e credo di aver fatto altrettanto, dando molto a loro. Rifarei tutto quello che ho fatto, assieme alla squadra che mi ha seguito in questi dieci anni”.

Anche per Fagnoni si è trattato di dieci anni molto impegnativi e difficili divisi in due parti: “i primi cinque – dice – durante i quali abbiamo corso per realizzare tanti progetti. I secondi cinque sono stati caratterizzati da un’ attività tenace e paziente e anche da qualche amarezza per i vincoli a cui è stata sottoposta l’ attività dei comuni”.

Infine il messaggio di speranza di Barocelli: ”Anche se il momento non è dei più positivi, serve gente che porti energia. Spero che dalla prossima tornata elettorale scaturiscano persone che portino nuova energia e tanti sindaci che possano fare il bene delle loro comunità”.

Abbiamo poi chiesto quali fossero le maggiori difficoltà che un amministratore di un piccolo comune incontra nello svolgimento del suo mandato: sicuramente il famigerato “patto di stabilità” è stato il più citato tra gli ostacoli tra cui si devono barcamenare i sindaci.

“Viviamo quotidianamente nell’ incertezza del domani e cerchiamo di non navigare a vista”, ci ha detto Giancarlo Tagliaferri (S. Giorgio Piacentino) mentre per Gabriele Girometta (Cortemaggiore) “bisogna conciliare le esigenze di bilancio e quelle della popolazione. Le difficoltà quotidiane non mancano e non bisogna montarsi la testa”.

“Difficoltà legate al momento storico e ai tanti vincoli – dice Raffaele Veneziani (Rottofreno) – ma abbiamo segni di speranza”.

“Anni difficili che sono comunque stati ricchi di soddisfazioni” per Francesco Rolleri (Vigolzone) il quale ha annunciato la sua ricandidatura. Non potrà invece ricandidarsi Gian Luigi Molinari, sindaco di Vernasca e Segretario Provinciale PD per il quale anche i problemi delle piccole comunità sono importanti e non è più vero l’ assioma secondo il quale a comune piccolo corrispondeva problema piccolo.

Infine, con il sindaco Dosi, abbiamo scambiato una battuta sull’ appello che il PD piacentino ha lanciato in vista della imminente campagna elettorale, abbassando i toni e stigmatizzando i brutti episodi che la cronaca ha dovuto registrare.

Dello stesso avviso pure Paolo Dosi, per il quale “non bisogna dare troppa enfasi a questi episodi, anche se può capitare che ci sia qualche calore di troppo, e lo si mette in conto, ma non darei troppo peso agli episodi accaduti”.