Sanremo 2014: trionfa una Pippa. Rosalba in arte Arisa

 

Radio Sound

San Romolo è il protettore di Sanremo. Quest’anno però non ha protetto del tutto il Festival da critiche, proteste e esclusioni. Sta per iniziare la serata finale e penso già al bilancio di questa edizione. Pif va tra i vincitori: belle tutte le puntata del Per Festival. Tra i bocciati: gli autori di Sanremo.

 

La serata inizia in modo molto banale con l’ennesimo giovane: Terrence Hill senza Bud. Don Tonino ( o era un altro?) sposa la coppia Fazio e Littizzetto che cantano, si fa per dire, Un corpo e un’anima di Tozzi. Non riesco a credere che ci siano voluti mesi per preparare un gag così scadente. La Littizzetto riesce a dire Pirla e smichia nel giro di tre minuti. Chi la paragona alla Mondaini non ricorda il modo di parlare della grande Sandra. 

C’è anche la gara a Sanremo

Parte Giuliano Palma con la canzone di Nina Zilli. Con un altro arrangiamento e la voce della piacentina sarebbe stata più incisiva. Voto 6. Palma sempre vestito da matrimonio. Voto 6 anche al look. 
Noemi in Bagnati dal sole rimane impalpabile. Chiappona nostra come viene chiamata sui Social dovrebbe imporsi di più con la sua casa discografica per trovare autori degni di questo nome. Le emozioni non si scrivono a tavolino. Voto 5,5. Look che non Sfina, ma bello 6,5.
Ron ha scritto tanto belle canzoni in vita sua, questa volta a Sanremo non lascia traccia. Voto 8 alla carriera, 6 al Festival.

 La favorita 

Tocca a quella che da giorni indico come favorita. La formosa Arisa che il tablet mi corregge sempre in Marisa. Controvento non farà la storia del Festival come La notte, sua precedente partecipazione. Il ritornello è orecchiabile, quindi… bene così. Voto 6. Look del sabato, vecchiotto e scontato, 5.
Da Facebook dopo Noemi e Arisa: ridatece Oxa, Bertè e Patty Pravo.
Sarcina fa il Sarcina e richiamiamo per anni di sentire sempre la stessa canzone. Voto 6.
Da Twitter:  Provate a immaginare Sanremo senza le parole “sono qui”, “le mie mani” e “accanto a te”. Provate a immaginare un Sanremo muto. 

 

 

Crozza e il pippone 

Momento ospite: torna a Sanremo dopo le contestazioni dell’anno scorso Crozza. Dice di sentirsi sul palco dell’Ariston a suo agio come l’ex ministro kyenge che esce dalla torta per Umberto Bossi. 
Da Twitter: Crozza, quel comico che nel 1992 faceva molto ridere.
Crozza vuole fare il Beninigni senza esserlo. Il suo Pippozzo strappa noia e qualche sorriso. Dice che faticare produce bellezza, peccato che i disoccupati vorrebbero lavorare e quindi produrre bellezza… si ride quando imita il senatore Razzi, ma forse con l’originale si ride di più. Bello quando critica John Elkann dicendo che lui può non stare a casa tutto il giorno, rispetto a tanti laureati, solo per aver ereditato la Fiat dal nonno… altro che giudicare come nulla facenti i giovani che non trovano lavoro.
Chiude il monologo imitando Renzi. Il finto premier dice che il successo non lo ha cambiato, ma è lui che ha cambiato il successo. 

Dopo tanti minuti di Ballarò si torna alla musica con i Perturbazione.

La loro canzone è tra le più belle del Festival. Voto 7,5. Il testo dice: ho già tanta voglia di ricordati a memoria. Penso che la Radio avrà voglia di ricordarla. Voto al look circense del cantante: 7, simpatico come la canzone intitolata L’unica.
Tocca alla Ferreri con dei tacchi come delle palafitte. Voto 6,5. Il brano è bello e già trasmesso dalle radio. 
Arriva Renga, definito il più figo dalle donne che seguono il Festival. Le signore si svegliano senza svegliare il marito. Voto 6, Elisa che ha scritto la canzone poteva fare meglio, per me non vincerà. Staremo a vedere.
Su I Tunes in vetta alla classifica canzoni aggiornata al 22 febbraio 2014 si piazza “Vivendo adesso” di Francesco Renga, mentre Arisa occupa il secondo posto. Dopo il podio troviamo “Bagnati dal sole” di Noemi: la leonessa della musica italiana è in basso nella classifica provvisoria di Sanremo 2014, ma può rallegrarsi dal punto di vista delle vendite. Manca (stranamente? Io non penso…) Renzo Rubino, che è tra i preferiti dal pubblico di casa. In alto in classifica anche “Ti porto a cena con me” di Giusy Ferreri.
Momento ospite con Ligabue. Per me troppo uguale da anni, ma il pubblico lo premia con 5 dischi di platino. Da Twitter: Ligabue sempre più uguale a Toto Cutugno
Tocca a Rubino. Sopravvalutato e banale. Voto 6.
Antonella Ruggero, una delle voci più belle al mondo, mi chiedo perché ad ogni partecipazione sanremese non riesca mai ad azzeccare un brano vincente, comunque 6,5, resta incantevole sentirla cantare. Ce ne fossero come lei…
Intoppo per Gualazzi: non gli accendono il microfono. La canzone non la trovo adatta al suo talento, potevano anche non sostituire il microfono. Liberi o no, noto 5.
Su Cristiano de André ho detto già scritto quasi tutto. Lo trovo intenso e bravissimo. Meriterebbe più spazio nelle vendite dei dischi, ma come al solito non tutti gli artisti vengono capiti. Cristiano riempie i teatri e da Sanremo i capisce il perché. Cari critici che da anni vivete congelati a Sanremo, smetteterla di paragonarlo al padre.
Da twitter: ci mette davvero tutto sé stesso e si vede..è bravissimo
Tocca al pedalatore Frankie. Poteva far meglio, il brano, con un bel testo, risulta noioso. Voto 6. 

Premi della critica: vincono Perturbazione e De André. Cristiano vince anche il premio come miglior testo per Invisibili, la canzone presentata la prima sera e purtroppo elinata.

 

 

Spazio ai giovani che fanno passerella. Da twitter: I giovani si esibiscono all’una di notte, 58″ a testa, tipo suoneria del telefonino. Ma è già qualcosa. Rocco Hunter è ancora su di giri per la vittoria. A Trieste si usa un modo di dire spiccio e un po’ volgare, ma efficace, per descrivere l’espressione del giovane vincitore (e numerosi parenti): ghe ridi anche el cul 

 

 

 

 

Bellissimo il momento con Stromae. Chi non lo conosce lo troverà un cantante ubriaco durante la finale del Festival di Sanremo. Nessun allarmismo, Stromae recita. Bravissimo, voto 8. Emozionante con Formidable. 

I primi tre si giocano la finale al televoto: Rubino, Gualazzi e Arisa. Troppo facile capire chi vincerà.
Le donne su Twitter: Serve un’anima pia che consoli Renga. Vi ho mai parlato della mia anima pia?

Vince  infatti Arisa come da pronostico. Da twitter: Pare che Fazio ieri avesse detto a Renga: Francesco stai sereno. 

Arrivederci Sanremo, ti abbiamo criticato e massacrato, ma ci mancherai. Al prossimo anno, come un compleanno, chiedendoci…quale sarà la prossima bonona che sceglieranno? Del conduttore ci interessa meno…