FdI, 22 e 23 febbraio primarie delle idee: dieci domande ai piacentini

Si terranno il 22 e 23 febbraio le primarie di Fratelli D’Italia. Lo comunica il coordinamento provinciale del movimento che fa capo a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa.

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IL COMUNICATO

"Uscita dell'Italia dall'Euro (se non vengono rinegoziati gli accordi europei che rendono l'Italia subalterna alla Germania), blocco dei flussi migratori, mantenimento del reato d'immigrazione clandestina, divieto di apertura di nuove sale gioco per debellare la ludopatia, riapertura delle case chiuse: sono questi alcuni dei temi sui quali i cittadini che parteciperanno alle primarie di Fratelli d'Italia del 22-23 Febbraio saranno chiamati a pronunciarsi ", lo comunica il coordinamento provinciale del movimento che fa capo a Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa.

"Oltre a proporre agli elettori la possibilità di scegliere chi debba rappresentare i piacentini negli organismi dirigenti di Fratelli d'Italia, nel momento in cui agli stessi viene imposto, per la terza volta consecutiva, un presidente del Consiglio non legittimato dal voto polare – continua la nota – le nostre primarie chiedono agli elettori di pronunciarsi anche su alcuni temi sensibili di fronte ai quali i tanti tentennamenti della politica appaiono veramente fuori luogo “.

"I partecipanti alle primarie – aggiunge il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia – potranno inoltre pronunciarsi sulle nostre proposte in materia fiscale (detrazione dalla dichiarazione dei redditi di tutte le spese fatturate e introduzione del quoziente famigliare), economica (tutela del made in Italy e rateizzazione delle cartelle esattoriali, condonate nella parte relativa a interessi e sanzioni), istituzionale (elezione diretta del Presidente della Repubblica)”.

"Insomma – concludono gli esponenti del movimento – non sarà un momento celebrativo di una scelta coraggiosa volta a rinnovare il centrodestra e a rilanciare la destra, ma l'occasione per fare dire ai piacentini quali siano le riforme che ritengano veramente utili all'Italia".