“Sono stata punita per avere messo dei commenti e dei ”mi piace” su Facebook alla Festa della zucca di Pecorara”. Luisa Giunta ex militante della Lega Nord commenta così la sua espulsione dal partito decisa dalla segretaria regionale su proposta del vertice locale di via Trieste. “Faccio comunque fatica a credere a questo provvedimento poiché lo stesso Bossi mi ha assicurato che il comitato di via Bellerio non ha preso iniziative in questo senso”.
IL COMUNICATO DI LUISA GIUNTA
“Sono stata punita per avere messo dei commenti e dei ”mi piace” su Facebook alla Festa della zucca di Pecorara”. Luisa Giunta ex militante della Lega Nord commenta così la sua espulsione dal partito decisa dalla segretaria regionale su proposta del vertice locale di via Trieste. “Faccio comunque fatica a credere a questo provvedimento poiché lo stesso Bossi mi ha assicurato che il comitato di via Bellerio non ha preso iniziative in questo senso”. “Non ce l’hanno fatta con Massimo Polledri – aggiunge – e allora se la sono presa con chi è sempre stato vicino alle sue posizioni e con chi ha sostento, pur senza polemiche, la linea di Umberto Bossi”.
“La cosa che mi lascia perplessa – continua Luisa Giunta –è che mentre il nostro paese sta franando in tutti i sensi, qui ci sono stati dirigenti di partito che hanno perso del tempo a contare quanti commenti avevo messo su Facebook”. I miei interventi sia sui giornali, sia su Facebook sono sotto gli occhi di tutti, non c’è mai stata una volta in cui ho gettato fango o denigrato il movimento in cui militavo. Censurare una critica politica non appartiene alla democrazia”. “Vorrei ricordare inoltre che, quando mi sono candidata alle ultime comunali in un momento in cui la Lega era travolta dagli scandali – spiega ancora Luisa Giunta – ho presentato il certificato penale immacolato. Non mi sembra che provvedimenti di espulsione siano stati presi nei confronti di chi nel partito è stato coinvolto in vicende giudiziarie. A meno che la libertà di espressione non sia diventata un grave crimine”.
“Ho deciso ugualmente di partecipare alla fiaccolata – spiega l’ex militante – perché quella a favore della nostra gente è una battaglia sacrosanta che comunque intendo portare avanti, anche se qualcun altro preferisce invece impiegare il proprio tempo a controllare la mia attività sui social network”. “Comunque anche questa esperienza sta rivelando un aspetto positivo – conclude la “neo espulsa” – ho ricevuto decine di telefonate e messaggi di solidarietà e addirittura anche proposte di candidatura alle prossime comunali. Resto convinta che alla fine la coerenza, la serietà e l’onesta siano l’unica arma vincente in questo periodo buio”.