In un’interrogazione rivolta al sindaco Paolo Dosi, i consiglieri comunali Tommaso Foti ed Erika Opizzi (Fratelli d’Italia), valutano “davvero curiosa l’allergia manifestata da Tecnoborgo Spa in ordine all’assolvimento dell’imposizione fiscale locale ICI ed IMU.” Il loro intervento prende lo spunto dal fatto che Tecnoborgo Spa, dopo che gli uffici statali hanno ritenuto classificato nella categoria “E” i suoi fabbricati di Tecnoborgo, ha “omesso di versare al Comune l’ICI dovuta per il 2010 (oltre 170.000,00 euro), per il 2011 (importo ancora da accertare, ma quanto meno analogo a quello del 2010) e l’IMU per il 2012 (circa 280.000,00 euro)”
Foti e Opizzi richiamano, quindi, il contenuto della nota inviata al Comune di Piacenza dal Presidente di Tecnoborgo Spa, nella quale si sostiene che “in ragione del pagamento dell’IMU 2013 di non potere procedere alla corresponsione degli oneri ambientali nella misura fissata dall’ATO nel 2005, a meno di non compensare l’importo già versato per l’IMU, attraverso una corrispondente riduzione della misura di euro 10 a tonnellata a euro 7,5 a tonnellata, oppure con altra modalità che consenta di recuperare il costo, l’unica alternativa essendo l’aumento delle tariffe di smaltimento”.
Ricordato che Tecnoborgo Spa è costituita per il 51% da Iren Ambiente Spa e per il 49% dal partner privato francese Veolia Servizi Ambientali ed evidenziato che “nessun organo giurisdizionale competente ha – allo stato – accolto la richiesta di Tecnoborgo Spa di esentarla dal pagamento delle predette imposte” Foti e Opizzi chiedono al Sindaco Dosi “ quali iniziative intenda assumere il Comune di Piacenza a tutela dei propri legittimi interessi e quale posizione intenda assumere a fronte della quanto meno anomala richiesta di Tecnoborgo di non volere riconoscere al Comune di Piacenza le dovute compensazioni ambientali, avendo assolto l’IMU per il 2013 “