E’ un ritorno davvero gradito quello del chitarrista Bill Frisell. L’artista statunitense, già ospite del Piacenza Jazz Fest nel 2011 con “Disfarmer Project”, si esibirà mercoledì 2 aprile alle ore 21.15 al Teatro President di via Manfredi 30 a Piacenza. Frisell si presenta insieme a Eyvind Kang alla viola e Rudy Royston alla batteria: proporrà il suo ultimo CD “Beautiful Dreamers” (che sancisce il passaggio dell’artista all’etichetta “Savoy”) alternando brani originali di sua composizione e interpretazioni di standard come "Tea for Two", "Goin 'Out of My Head", "Keep on Sunnyside" e un’entusiasmante versione del brano di Benny Goodman "Benny’s Bugle".
Il concerto, prodotto da Jazz Network-Crossroads, è all’interno del cartellone del Piacenza Jazz Fest 2014, manifestazione che si fregia del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzata dall’associazione culturale “Piacenza Jazz Club”, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza e con il contributo di alcune importanti realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio e come media partner “Editoriale Libertà”.
Nato a Baltimora nel 1951, Frisell è uno dei chitarristi più rappresentativi di quella generazione che comprende John Scofield, Pat Metheny, Marc Ribot e Russ Freeman. Cresciuto a Denver, Colorado, e maturato artisticamente nell’area di Boston, approdò alla carriera professionista nel 1979, quando Metheny, impossibilitato a partecipare a una session, lo raccomandò a Manfred Eicher, patron della ECM.
Da allora divenne una sorta di "house guitarist" per l’ECM, imponendosi per la fluidità di esecuzione, particolarmente attenta ai timbri, ai tempi e alle intonazioni. Frisell adotta principalmente una Telecaster, a cui aggiunge riverbero, delay ed effetti di loop, cercando di avvicinare la voce delle corde al respiro di un saxofono e definendo un suono virtualmente unico nel panorama dei chitarristi jazz. Musicista dalla sensibilità aperta, si è confrontato con il rock, la musica classica contemporanea e il cinema. Negli ultimi anni si è dedicato a un’incessante ricerca sulla musica folklorica del suo Paese, diventando un punto di riferimento, eccentrico ma quanto mai autorevole, di un genere definito come “roots music” o “Americana”.
Descritta come “l’epicentro della musica americana moderna” dalla BBC, la carriera di Bill Frisell in veste di chitarrista e compositore è in costante ascesa da più di 40 anni con oltre 250 registrazioni e 42 album pubblicati. Il chitarrista, infatti, ha collaborato con una vasta gamma di artisti, registi e musicisti leggendari, ma è il suo ruolo di leader che ha raccolto ovunque crescente attenzione e riconoscimenti di livello internazionale.
Il catalogo di registrazione Frisell è stato citato dal Downbeat come “il miglior risultato discografico mai ottenuto nel corso dell’ultimo decennio”. Nel corso del 2012 a Frisell è stato attribuito il titolo di “Artista Doris Duke”, ovvero uno tra gli artisti americani più vitali e produttivi dello spettacolo.
Il concerto non fa parte del carnet degli spettacoli in abbonamento. La biglietteria aprirà presso il teatro President alle ore 19:30 (posti non numerati). I biglietti interi sono in vendita a € 18 mentre i ridotti a € 15. Le riduzioni usuali sono per i ragazzi sotto i vent’anni, gli anziani al di sopra del 65° anno di età, per i Soci del Piacenza Jazz Club e per gli allievi del Conservatorio “Nicolini”.
Sabato 29 marzo al President sarà il turno di una doppia esibizione: quella del Riccardo Zegna Quintet e del Drew Gress Quintet. Anche qui due concerti dal sapore ben diverso e in grado di soddisfare i palati più difficili; il primo costruito sul classico piano trio con l’aggiunta di un violino e di un violoncello ad intrigare il tutto; l’altro dal forte sapore del Jazz della Grande Mela, con uno strepitosto Tim Berne ai saxofoni, Ralph Alessi alla tromba e Craig Taborn al pianoforte
Il 22 marzo allo Spazio Rotative sempre alle 21:15 “I mille cuori di Poe" con lo scrittore Stefano Benni, il violoncellista Mario Brunello e il pianista Umberto Petrin. Lo spettacolo rappresenta un inedito incontro fra due musicisti appartenenti solo in apparenza a mondi sonori diversi: classica e jazz e uno scrittore accomunati da un naturale spirito di avventura. Musica, parole, letteratura e creatività in un omaggio a Edgar Allan Poe per un evento di prim’ordine all’interno del cartellone del Piacenza Jazz Fest 2014.
Mercoledì 19 marzo alle 21,15 al teatro President toccherà al Joshua Redman Quartet. Joshua Redman è tra i saxofonisti più originali e interessanti attivi sulla scena jazz internazionale. Grazie ad una padronanza magistrale del suo strumento riesce ad avere un controllo pressoché perfetto di ogni sfumatura di suono e dimostrando grande talento nell'improvvisazione.
Uno splendido quartetto, quello capitanato dal saxofonista Joshua Redman, figlio del celeberrimo Deway Redman, che annovera tra le sue fila Aaron Goldberg al pianoforte, Reuben Rogers al contrabbasso e Gregory Hutchinson alla batteria. Quattro fuoriclasse tra i più richiesti del panorama jazz mondiale, che rappresentano appieno la tradizione più squisitamente bebop e hard bop, arricchita da sonorità più contemporanee vicine al rock e al pop. Joshua Redman, due nomination ai Grammy e un paio di album di culto, è tra i saxofonisti più originali e interessanti attivi sulla scena jazz internazionale. Grazie ad una padronanza magistrale del suo strumento riesce ad avere un controllo pressoché perfetto di ogni sfumatura di suono. Musicista con un’anima ed una sensibilità straordinarie, riesce a rendere le sue esecuzioni trascinanti, istintive e nel contempo curatissime ed impeccabili. Figlio del famoso saxofonista Dewey Redman, a soli dieci anni imbraccia il sax tenore. Nel 1991 partecipa al Thelonious Monk International Jazz Saxophone Competition, vince la competizione e da allora comincia a registrare con Elvin Jones, Charlie Haden, Jack DeJohnette, Pat Metheny, Roy Hargrove, the Mingus Dynasty and Big Band, Red Rodney e Paul Motian. Nel 1993 pubblica il suo primo lavoro omonimo, a cui fa seguito “Wish” al fianco niente meno che Pat Metheny, Charlie Haden e Billy Higgins. Seguono altri dieci dischi a suo nome, sempre particolarmente in vista nella classifiche di vendita in tutto il mondo.
Nel 2013 ha pubblicato il suo ultimo, sorprendente lavoro, “Walking Shadows”, in cui ha inserito un’orchestra d’archi su brani molto distanti tra loro come The Folks Who Live on the Hill di Kern & Hammerstein del ‘37 e Lush Life di Billy Strayhorn, permettendosi il lusso di riprendere perfino pezzi di ambito rock come Let It Be dei Beatles e Doll Is Mine dei Blonde Redhead.
L’attesa tappa in Val D’Arda dell’undicesima edizione del “Piacenza Jazz Fest”, vedrà un concerto di punta del cartellone 2014, presentato dagli organizzatori della kermesse e dal Comune di Fiorenzuola D’Arda. Sul palco del bellissimo Teatro Verdi, venerdì 14 marzo alle ore 21:15 salirà uno dei più grandi percussionisti americani: Ray Mantilla. L'evento, come dicevamo, è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fiorenzuola, nell’ambito della stagione concertistica 2013/2014. Il famoso percussionista si esibirà con una “super band”: Edy Martinez (pianoforte), Willie William (sax tenore, soprano e clarinetto), Gaspare Pasini (sax alto), Cucho Martinez (basso) e Bill Elder (batteria). La data fiorenzuolana rientra nel tour europeo organizzato per festeggiare gli 80 anni dello straordinario musicista newyorchese. Il concerto fa parte del carnet degli spettacoli in abbonamento. I biglietti sono in vendita a prezzi popolari. Gli interi a € 18 mentre i ridotti a € 15. Le riduzioni usuali sono per i ragazzi sotto i vent’anni, gli anziani al di sopra del 65° anno di età, per i Soci del Piacenza Jazz Club e per gli allievi del Conservatorio “Nicolini”. In prevendita locale viene applicato uno sconto di un euro sia sugli interi che sui ridotti. Per gli studenti delle scuole secondarie l’ingresso è di € 5, ma necessita l’avallo della loro segreteria scolastica. Da quest’anno, inoltre, è possibile sfruttare anche la prevendita on line sul circuito Liveticket.
Ray Mantilla, la leggenda del latin jazz. Ottant'anni seduto dietro le sue congas, per lui «all the world is a stage». Ray Mantilla un grande istrione, il funambolico showman capace di trasformare i suoi concerti in travolgenti spettacoli. Il percussionista newyorchese, di origini portoricane, è soprannominato “mani di fuoco”. La musica come passione e punto d'arrivo: "…suono per rendere felice la gente. La musica deve dare piacere". Nato nel South-Bronx nel 1934, Mantilla ha da subito iniziato a respirare i profumi delle radici musicali afrocubane, miscelate con gli afrori jazz che uscivano dalle sale da ballo. A 21 anni è già sui palchi di Eddie Palmieri e Ray Barretto, a suonare con le sue congas quella particolare sintesi "nuyoricana" conosciuta come salsa. Dal 1960 la sua fama si fa internazionale accanto a personaggi del calibro di Herbie Mann, Max Roach, Art Blakey e Gato Barbieri, dai Jazz Messengers a Dizzy Gillespie, fino a Tito Puente. Nonostante fosse già un percussionista di riferimento, Mantilla ha atteso sino alla fine degli anni Settanta prima di dedicarsi con continuità a progetti propri. La documentazione della sua carriera come leader inizia infatti nel 1978 con una registrazione per la “Inner City”: disco raro, oggi praticamente introvabile. Ma è nella prima metà degli anni Ottanta, con la creazione della “Space Station”, che Mantilla si impone come capogruppo. Più recente, siamo nel 2006, è la creazione della “Jazz Tribe”: praticamente una formazione all stars. La musica e lo spettacolo, il ritmo e l'energia hanno scandito oltre quattro decenni di carriera al fianco dei nomi più illustri sia della scena jazzistica che di quella “latin”. La sua carica e la sua energia rendono i suoi spettacoli vere esplosioni di ritmo.
Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dall’Associazione culturale “Piacenza Jazz Club” con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di alcune importanti realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio e come ha come media partner “Editoriale Libertà”.
La kermesse continuerà sabato 15 con l’esibizione in centro storico alle ore 17:30 della marching band tutta femminile “Girlesque Street Band” e con il concerto dei Vincitori 2013 del “Concorso Bettinardi” alle ore 21:15 al Milestone.
Prosegue l’undicesima edizione del “Piacenza Jazz Fest” fino a sabato 5 aprile. La manifestazione, punto di riferimento del circuito jazz nazionale, si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è organizzata dall’Associazione Culturale “Piacenza Jazz Club”, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza e con il contributo di alcune importanti realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio e come media partner Fondazione Libertà. L’autorevole rassegna è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del “Piacenza Jazz Club”. In cartellone firme illustri del panorama jazz internazionale: da Richard Galliano a Ray Mantilla, da Gwilym Simcock, Yuri Goloubev a Ralph Towner e Javier Girotto, passando per Stefano Benni, Joshua Redman e Riccardo Zegna per arrivare a Drew Gress e Bill Frisell. Ad impreziosire le traiettorie sonore un ricco carnet di eventi collaterali, con incontri formativi e di approfondimento. Gli eventi si svolgeranno in diverse location di Piacenza e al teatro “Verdi” di Fiorenzuola D’Arda (PC).
IL PROGRAMMA
CONCERTO DI ANTEPRIMA E DI PRESENTAZIONE ALLA CITTA’
Lunedì 10 febbraio il festival si presenterà alla città con un concerto di anteprima a ingresso libero alle ore 21:15, presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in via S. Eufemia 12 a Piacenza. Sul palco la cantante Diana Torto con i musicisti inglesi John Taylor al pianoforte e Julian Siegel al sax e clarinetto basso. L’evento è offerto alla cittadinanza dalla “Fondazione di Piacenza e Vigevano”, che sostiene e promuove la kermesse jazzistica piacentina fin dagli esordi del 2004.
ASPETTANDO IL JAZZ FEST
al Milestone di via Emilia Parmese 27, la sede del Piacenza Jazz Club, è in programma una grande Jam Session d’inizio Fest, a ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi. In pedana certamente Gianni Azzali, Erminio Cella, Luca Mezzadri e altri docenti della Milestone School of Music, con gli allievi più avanzati, amici musicisti, sia dilettanti che professionisti, per festeggiare suonando l’inizio dell’undicesima kermesse jazzistica della città di Piacenza.
Venerdì 28 febbraio la manifestazione vera e propria sarà anticipata, come da tradizione, dall’iniziativa “Gazebo suonante”, che si svolgerà a Piacenza in Piazza Cavalli, dalle ore 15:30 alle ore 19:00. In quel frangente si potranno avere info e acquistare presso il gazebo i biglietti e gli abbonamenti del festival. Per l’occasione il centro storico sarà animato da una marchin’ band veramente originale, formata da ben 14 donne: la Girlesque Street Band di Pisa.
Sempre sabato 1° marzo in serata, alle ore 21.15, presso la Basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza, dopo il successo riscontrato nella scorsa edizione, è in programma il concerto dello Spirit Gospel Choir diretto da Andrea Zermani, a ingresso libero. Ospite della serata la cantante Sherrita Duran.
MAIN CONCERT
(tutti i concerti inizieranno alle ore 21:15 eccetto il 2 e il 9 marzo ore 18:00)
L’inaugurazione del Piacenza Jazz Fest 2014 è in programma allo Spazio Rotative domenica 2 marzo alle ore 18:00 con Richard Galliano, icona mondiale della fisarmonica e già ospite della kermesse alcune edizioni fa. Galliano ritornerà sul palco del festival con la formazione con la quale da anni condivide i tour in tutto il mondo e con la quale veste al meglio i panni della sua identità culturale, cioè l’ensemble “Tangaria”. La domenica seguente, il 9 marzo, sempre alle 18:00 al Conservatorio Nicolini, in cartellone quattro nomi di alta scuola. Il duo composto dal pianista Gwilm Simcock e il contrabbassista Yuri Goloubev e un secondo duo formato da Ralph Towner (storico chitarrista degli “Oregon”) e l’argentino Javier Girotto al sax soprano. Il festival farà poi tappa in Valdarda, come da tradizione, con un imperdibile concerto di uno dei più grandi percussionisti americani: Ray Mantilla. L’evento, in programma venerdì 14 marzo 2014, alle ore 21:15, al teatro “Verdi” di Fiorenzuola D’Arda (PC) è organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Fiorenzuola, nell’ambito della stagione concertistica 2013/2014. Il giorno seguente, sabato 15 marzo, al Milestone si esibiranno i vincitori del Concorso Bettinardi 2013 cioè il pianista Antonio Vivenzio con il suo trio, vincitore sella sezione solisti, Mario Nappi Trio come vincitore della sezione gruppi e Francesco Nasone, il vincitore della neonata sezione cantanti, che si esibirà in un inedito duo vocale con Lorenzo Sansoni (uno dei vincitori dell’edizione di quest’anno). Mercoledì 19 marzo alle 21,15 al teatro President toccherà al Joshua Redman Quartet. Joshua Redman è tra i saxofonisti più originali e interessanti attivi sulla scena jazz internazionale. Grazie ad una padronanza magistrale del suo strumento riesce ad avere un controllo pressoché perfetto di ogni sfumatura di suono e improvvisativa. Il 22 marzo allo Spazio Rotative sempre alle 21:15 “I mille cuori di Poe" con lo scrittore Stefano Benni, il violoncellista Mario Brunello e il pianista Umberto Petrin. Lo spettacolo rappresenta un inedito incontro fra due musicisti appartenenti solo in apparenza a mondi sonori diversi: classica e jazz e uno scrittore accomunati da un naturale spirito di avventura. Musica, parole, letteratura e creatività in un omaggio a Edgar Allan Poe per un evento di prim’ordine all’interno del cartellone del Piacenza Jazz Fest 2014. Il 29 marzo, sabato, al President sarà il turno di una doppia esibizione: quella del Riccardo Zegna Quintet e del Drew Gress Quintet. Anche qui due concerti dal sapore ben diverso e in grado di soddisfare i palati più difficili; il primo costruito sul classico piano trio con l’aggiunta di un violino e di un violoncello ad intrigare il tutto; l’altro dal forte sapore del Jazz della Grande Mela, con uno strepitosto Tim Berne ai saxofoni, Ralph Alessi alla tromba e Craig Taborn al pianoforte. Mercoledì 2 aprile il palco del President vedrà salire il grande Bill Frisell con il concerto “Beautiful Dreamers”. Un tuffo nella magia dello straordinario musicista di Baltimora. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con Jazz Network. Il festival chiuderà i battenti il 5 aprile allo Spazio Rotative, congedandosi con il tradizionale “Galà di premiazioni e di fine festival”. Nel corso della serata sarà resa nota la graduatoria dei vincitori dei concorsi nazionali abbinati al festival, "Strisce di Jazz 2014" e "Chicco Bettinardi 2014". I vincitori del Bettinardi, saranno pregati di eseguire un brano ciascuno. Al termine, il migliore degli “arrivederci” con un rinfresco a base di prodotti e vini locali, tra i quali il “Gutturnio Piacenza Jazz Fest 2014”.
EVENTI COLLATERALI
Davvero nutrita l’offerta degli eventi collaterali, sia concertistici che formativi, a riprova che la manifestazione punta ad un’articolazione culturale a 360°, coinvolgendo i diversi strati sociali (scuole locali serali, centro storico cittadino) e i luoghi più disparati del territorio (si rinnova anche quest’anno l’iniziativa del Jazz al carcere delle Novate). Confermata anche quest’anno l’iniziativa il “Jazz al Centro – Aperitivo Swing”. Organizzata in stretta collaborazione e grazie al Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza, la proposta artistica si articolerà su tre domeniche del mese di marzo (16, 23 e 30 marzo dalle 17:30) e, oltre al concerto, ogni domenica verrà offerto un aperitivo a tutti i presenti. Novità dell’undicesima edizione è la rassegna di “Piacenza suona Jazz”, ideata per valorizzare il jazz nei locali che abitualmente propongono musica dal vivo. L’iniziativa vuole dare un supporto e “mettere in rete”, per la prima volta a Piacenza, i locali della musica, farne parte integrante del festival, promuoverne e, in alcuni casi, guidarne le scelte, per far si che il territorio respiri aria di collaborazione sul piano culturale. Un menù variegato, cucito intorno a luoghi noti come Baciccia, Cantiere Simon Weill, Dubliners Irish Pub, Maudit, Melville, Muntà di Rat, Tuxedo. Una serie di appuntamenti di valore, con musicisti di ottimo livello. I concerti inizieranno alle ore 22:00 circa (ad eccezione del Dubliners Irish Pub che inizierà alle 21:15). Durante il mese di marzo i palchi di questi locali si animeranno per 2 volte ciascuno. Di rilievo l’appuntamento conviviale con il “Jazz Brunch” al 7° piano dell’Hotel Roma alle 12:30 fissato domenica 16 marzo. In scena “Stefania Rava Quartet”. Importante appuntamento quello con il “concerto Yamaha”, offerto da Yamaha Music Europe al Milestone domenica 23 marzo ore 18:00. Sul palco il duo “Aisha”, formato da Andrea Dulbecco (vibrafono) e Luca Gusella (marimba). Spazio anche alle immagini con il docu-film di Fausto Mazza sui dieci anni di Piacenza Jazz Fest che sarà proiettato all’Iris martedì 26 marzo alle ore 21:15. L'edizione 2014 del Piacenza Jazz Fest è nata per stupire. All'ombra del Gotico ci attende un mese di workshop, conferenze e concerti didattici in grado di solleticare il palato dei più esigenti amanti di Jazz e dintorni. Gli organizzatori del Piacenza Jazz Fest fin dalla prima edizione hanno puntato con convinzione sull’attività formativa, che si configura come un elemento distintivo e caratterizzante del festival piacentino. Al “Piacenza Jazz Fest 2014” arriverà il fotografo Pino Ninfa proponendo un workshop di fotografia : “Nel Segno del racconto – Il Jazz una storia da raccontare”. L’appuntamento è fissato dal 1° al 2 marzo al “Milestone” più un’altra giornata da definire con i partecipanti. Un'opportunità formativa unica per professionisti e appassionati. Domenica 2 marzo alle ore 14:30 alla “Milestone School of Music” è in programma una masterclass della cantante Sherrita Duran: voce calda, timbro morbido e vellutato le caratteristiche di un'artista che, mossi i primi passi in California, sta collezionando successi soprattutto nel mondo del musical e del gospel. Il Piacenza Jazz Fest non si dimentica certo dei più giovani, diversi gli eventi a loro dedicati: venerdì 7 marzo sempre Pino Ninfa incontrerà gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Cadeo e Pontenure per raccontare l'emozionante avventura di come si diventa fotografi e guidarli nei loro primi scatti, mentre il 10 marzo l’incontro dei bambini di Cadeo sarà con un altro big del panorama jazzistico attuale: il saxofonista argentino Javier Girotto; si continua il 21 marzo alle ore 18:00 al bar del Liceo "Gioia" dove il Gianni Azzali Quartet terrà un concerto didattico dal titolo "Un aperitivo a scuola… di Jazz".
Tre gli appuntamenti formativi che a fine mese animeranno l'edizione 2014. Dopo il successo dello scorso anno, sabato 29 marzo al Conservatorio “Nicolini” torna il musicologo Marcello Piras, uno dei più fini conoscitori della storia del Jazz, con decine di pubblicazioni all'attivo sulle riviste musicologiche più prestigiose; l'incontro avrà come titolo "Schiavi africani nella musica europea: un segreto di Pulcinella". Due giorni più tardi, lunedì 31 gennaio all'Istituto Cassinari il musicologo Stefano Zenni, presidente del SIdMA (Società di Musicologia Afroamericana), conduttore radiofonico di Radio 3 e docente di conservatorio, terrà una conferenza riservata agli studenti del liceo che unirà le note alla settima Musa, questo il titolo: "Cantando sotto la pioggia: il mondo eccentrico della musica al cinema". Domenica 30 marzo al “Milestone” di Piacenza scoccherà il momento della Giornata di studi in collaborazione con SIdMA. Il convegno seguirà questi orari: ore 10:00/13:00 e 15:00/18:00. Nell’anno in cui compie 70 anni, il Piacenza Jazz Club e la SIdMA – che così rinnovano la loro pluriennale collaborazione – dedicano l’incontro di studi a Gianluigi Trovesi, alla sua musica e al contesto nel quale è maturata una delle personalità artistiche più originali del nostro tempo: “Gianluigi Trovesi – Il cortile globale della musica”. Tra i relatori: Marcello Piras, Renato Magni, Claudio Sessa, Stefano Zenni. Confermata la presenza dello stesso Trovesi. Alle 18:30 è prevista, sempre al “Milestone”, la proiezione del film su Gianluigi Trovesi “Il cortile della musica”.
Altra importante attività di questa undicesima edizione è la collaborazione in sinergia d’intenti con la “Milestone School of Music”, il Liceo Artistico “Bruno Cassinari e Liceo Classico “Melchiorre Gioia”. Le tre realtà, coordinate dal Piacenza Jazz Fest, organizzeranno un appassionante corso di “Fotografia dello spettacolo musicale” curato da Pino Ninfa. Gli incontri saranno riservati agli studenti dei Licei e della scuola di musica del Milestone. Tre gli appuntamenti pomeridiani con l’esperto fotografo (6, 7 e 26 marzo) e i corsisti potranno fare esperienza durante i concerti del festival.
Nel programma troverà collocazione anche la mostra “Fermoimmagine” che arà possibile visitare durante l’intera durata del Festival. Un’occasione per apprezzare scatti ed immagini raccolti nei concerti dei tanti artisti intervenuti nelle dieci precedenti edizioni. Le foto sono stampate su forex 70×100 e saranno esposte in uffici, negozi, al Centro Gotico e nell’atrio del Liceo Gioia.
Un altro appuntamento tradizionale della manifestazione, certamente il più “nascosto”, ma uno dei più sentiti da parte degli organizzatori e dei fruitori è quello che si svolgerà tra le mura della casa circondariale delle Novate. La data dell’evento è al momento in via di definizione, mentre è certo che anche quest’anno il protagonista di quel concerto sarà nuovamente lo Spirit Gospel Choir diretto da Andrea Zermani. La partecipazione a tutti gli appuntamenti collaterali è assolutamente gratuita.
CONCORSI NAZIONALI
Al “Piacenza Jazz Fest 2014” sono abbinati due concorsi nazionali, che si fregiano del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: il Concorso “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano – XI Edizione, dedicato a giovani jazzisti musicisti jazz italiani e suddiviso in tre Sezioni (Sezioni “A” e “B”, dedicate rispettivamente agli strumentisti e ai gruppi e la Sezione “C”, dedicata ai cantanti) e “Strisce di Jazz” – VII Edizione, che premia gli autori di una tavola illustrata o di un fumetto autoconclusivo a tecnica libera, riguardante il tema della musica jazz.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
I biglietti saranno in vendita a prezzi popolari. Gli interi a € 18 mentre i ridotti a € 15.
Le riduzioni usuali sono per i ragazzi sotto i vent’anni, gli anziani al di sopra del 65° anno di età, per i Soci del Piacenza Jazz Club e per gli allievi del Conservatorio “Nicolini”.
In prevendita locale viene applicato uno sconto di un euro sia sugli interi che sui ridotti.
Il concerto del 15 marzo, che vedrà protagonisti i vincitori del Concorso Bettinardi 2013, è gratuito ma, essendo al Milestone, sarà necessario munirsi della tessera Piacenza Jazz Club o Anspi per potervi accedere.
Tutti gli eventi e rassegne collaterali sono gratuiti, ad eccezione del Workshop fotografico tenuto ad inizio marzo da Pino Ninfa, la cui quota d’iscrizione è di € 160.
Da quest’anno gli organizzatori, per incentivare la fruizione dei concerti ai ragazzi, hanno predisposto un’ulteriore riduzione per tutti gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore, che potranno accedere ai concerti con un biglietto di soli € 5 (con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento).
Passiamo al capitolo inerente gli abbonamenti. Questa la proposta: un abbonamento a 6 concerti del Fest è acquistabile a € 65 (intero) e a € 50 (ridotto); le riduzioni sono le stesse dei biglietti singoli.
Il concerto del 2 aprile, che vedrà protagonista il “Bill Frisell Trio” è fuori abbonamento, trattandosi di un concerto organizzato da Jazz Network – Crossroads in collaborazione con il festival piacentino.
La prevendita è attiva dal 10 febbraio per i soli Soci del Piacenza Jazz Club, mentre i non-soci dovranno attendere fino a sabato 15 febbraio. sarà possibile acquistare i biglietti presso il Piacenza Jazz Club, in via Musso 5, dal lunedì al venerdì (ore 15:00/19:00); presso il negozio di dischi e libri Alphaville, in via Tempio 50, tutti i sabato mattina dal 15 febbraio al 29 marzo (ore 10:00/12:30) e al Gazebo suonante che verrà allestito a Piacenza in piazza Cavalli sabato 1° marzo (ore 15:30 – 19:00). Da quest’anno è prevista anche la vendita online (disponibile dal dal 17 febbraio). Sarà, quindi, possibile acquistare i biglietti anche sul sito www.liveticket.it con un diritto di prevendita di € 1,50. Il Jazz Fest arriverà anche su Smartphone e Tablet grazie ad una App scaricabile gratuitamente per Apple e Android. Per raccogliere ulteriori informazioni e possibile visitare il sito www.piacenzajazzfest.it o rivolgersi ai seguenti recapiti: 0523.579034 – 348.6969333.
Musica jazz e fumetti a braccetto.
Assoli di fantasia, tocco agile e scapigliato. Due arti che incrociano i loro territori. Il felice connubbio si riaffaccia per il settimo anno consecutivo tra le iniziative del Piacenza Jazz Fest.
Il fine del concorso, abbinato alla manifestazione, è quello di valorizzare la fantasia, l’estro grafico degli autori di una tavola illustrata o di un fumetto autoconclusivo a tecnica libera, riguardante il tema della musica jazz. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a disegnatori italiani e stranieri, senza limiti di età. Scarica il bando sul sito www.piacenzajazzclub.it (sezione Piacenza Jazz Fest) o www.ilsensodellenuvole.blogspot.com
Il termine ultimo per l’invio degli artworks è fissato per il 21 marzo.
La commissione esaminatrice valuterà le illustrazioni pervenute e premierà i primi tre classificati. La cerimonia di premiazione dei vincitori si svolgerà sabato 5 aprile, nel corso del Galà di chiusura del “Piacenza Jazz Fest”, presso lo spazio “Le Rotative” di Piacenza (via Benedettine 66). Le tavole premiate saranno esposte al pubblico nel foyer del teatro.
Premi
1° classificato: 500 euro
2° classificato: 300 euro
3° classificato: 150 euro