Acqua pubblica, la battaglia continua. Solo pochi mesi fa, quella sulla gestione mista pubblico-privata di acqua e rifiuti sembrava una decisione già presa, "battezzata" sia dal consiglio locale di Atersir che dall'intero consiglio provinciale. Ma ora le scintille di protesta, diventate aperto dissenso in più di un consiglio comunale, potrebbero avere un peso inaspettato e rimescolare le carte. Nel Consiglio comunale del comune capoluogo – dove si discuterà del tema nella seduta del 10 febbraio – non mancano le forze che anche in maggioranza hanno grossi dubbi sul protocollo (come Sinistra per Piacenza e Idv, oltre che nelle opposizioni, il M5S). Nel frattempo il sindaco di Ottone, Giovanni Piazza, affiancato niente meno che dall'assessore del Comune di Piacenza Luigi Rabuffi (Prc), ha lanciato un messaggio a tutti gli amministratori pubblici del Piacentino: “Colleghi Sindaci, non firmate”. In realtà già 33 sindaci su 48 hanno siglato il protocollo che prevede un bando per la scelta del socio privato da svolgersi in settembre (affido servizio giugno 2015). “Le norme sono cambiate – spiega Piazza – non esiste più il vincolo del patto di stabilità, bisogna valutare in maniera più approfondita anche sul caso di una società interamente pubblica”.