Piacenza, Parma e Colorno nel Diario di Orazio Bevilacqua

Piacenza, Parma e Colorno nel Diario di Orazio Bevilacqua (1663-1694) trascrizione dal manoscritto di Orazio Bevilacqua, consistente nei sei volumi di Napoli e in quello di Parma, che è considerato dagli studiosi una fonte molto importante per il periodo più florido di Piacenza sotto il governo di Ranuccio II Farnese, al quale si devono sia le peculiari iniziative architettoniche e artistiche tuttora ammirevoli nell’area piacentina e sia l’impulso dato all’aristocrazia piacentina per la costruzione di splendidi palazzi, che tuttora caratterizzano un invidiato aspetto urbano di Piacenza. Inoltre il Diario Bevilacqua è l’unica fonte da cui si possono trarre notizie specifiche, almeno dal 1671 al 1688, sugli abbellimenti artistici e sulle destinazioni originali degli spazi del Palazzo Farnese, sede dei Musei, e degli edifici annessi in quanto l’ archivio sul Palazzo è andato distrutto a seguito di un bombardamento nel 1944: l’Appartamento stuccato, l’Appartamento del cantone da basso, l’Appartamento sopra il ponte, la Cappella Ducale, il Teatro nuovo, la Fiera dei Cambi, la Stalla dei cavalli.

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Il volume è molto atteso nell’ambito dell’ex-ducato, ma verrà presentato solo successivamente al Palazzo della Pilotta a Parma, in collaborazione con la Soprintendenza, e al Palazzo di Colorno, in quanto anche queste residenze farnesiane trovano inediti riscontri documentari nel Diario Bevilacqua, dove l’autore si qualifica ripetutamente come “Barbiere della Ser.ma Casa”, la cui mansione più nobile era quella di praticare all’occorrenza salassi nelle vene dei componenti della famiglia ducale, per alleggerire l’ipertensione o l’eccesso di flusso sanguigno in casi di malesseri dovuti alla corporatura e a una alimentazione senza regole dietetiche. Il valore speciale della cronaca è il racconto della vita quotidiana di corte in proporzioni umane e semplificate della celebre e potente famiglia Farnese, ma emergono anche curiosità sul costume, sulle feste e sui divertimenti, sull’uso quotidiano delle carrozze, su luoghi della città e dintorni, sulla navigazione sul Po per il transito annuale della corte a Colorno. Dunque l’edizione del volume potrebbe anche essere un’opportunità per la cultura storico-artistica, sostenuta e promossa dalle istituzioni comunali, le maggiori e più prestigiose non solo a livello locale.

L’Editrice PARALLELO45, che ha sostenuto i non leggeri costi del lavoro di riproduzione, di trascrizione e di stampa del manoscritto, ha ottenuto la preziosa collaborazione del Comune di Piacenza per la presentazione dell’opera nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese sabato 1 febbraio 2014 alle ore 17. Al saluto del Sindaco di Piacenza PAOLO DOSI, seguiranno il commento di MARZIO DALL’ACQUA, già Direttore dell’Archivio di Stato di Parma e Soprintendente Archivistico per l’Emilia Romagna, e un intervento dell’Autore STEFANO PRONTI. Saranno presenti gli Editori, il Direttore dei Musei Antonella Gigli e Susanna Pighi, archivista che ha collaborato alla trascrizione del manoscritto.

Sarà data lettura di alcuni passi proprio sulla Cappella Ducale, di cui si parla ampiamente nel manoscritto e degli ambienti contigui, che rivela l’originario assetto e uso, poichè il Diario è stato scritto proprio in uno degli alloggi del Palazzo, in cui stava il Barbiere durante i soggiorni a Piacenza.