Ieri sera si è tenuto l’incontro dell’area Progetto Democratico Emilia Romagna. Erano presenti il parlamentare Gianluca Benamati ed i rappresentanti di diverse province, Lucio Berardi (Rimini) Claudia Montanari, Alessandra Biondi (Forlì), Liviana Zanetti (Cesena), Luigi Tosiani (Bologna), Elena Gaggioli, Matteo Di Oto, Marc’Aurelio Santi (Modena), Scarpino Pier Paolo (Parma), Marco Bergonzi (Piacenza).
IL COMUNICATO
"Comprendiamo l’importanza delle prossime primarie per l’indicazione dei candidati sindaci, non capiamo al contrario per quale motivo in tutte le regioni italiane si celebrino i congressi regionali, mentre l’Emilia-Romagna diventi l’unico caso in Italia in cui le primarie vengono rinviate a giugno. Avevamo da subito chiesto che i congressi regionali si tenessero quanto prima , per affrontare con organismi rinnovati e dinamici questa fase cruciale per il nostro territorio, per aprire una fase nuova, nel segno della forte discontinuità e del rinnovamento anche in Emilia-Romagna.. Si rischia di perdere così un’occasione importante. Con questo disappunto Progetto Democratico annuncia che era già pronta a presentare una propria candidatura, nel segno della discontinuità sia rispetto alla gestione Bonaccini, sia rispetto alla logica forzosa di un congresso regionale che si articola sulla base delle mozioni nazionali anche sui territori regionali. Avevamo già raccolto le firme per presentare una candidatura, anzi si era andati oltre la soglia prevista in oltre 6 federazioni. In questo modo, nell’attesa che il PD nazionale si pronunci, assistiamo ad un’alterazione delle regole del gioco a partita praticamente iniziata. Tutti i territori dell’Emilia-Romagna si trovano in una situazione di grande difficoltà, servono scelte strategiche e una nuova visione per dare soluzioni urgenti a problemi sempre più complessi. “Riteniamo importante celebrare subito il congresso regionale accorpandolo con le primarie per la scelta dei sindaci. Non possiamo perdere altri 5 mesi. I problemi si affrontano, non si rinviano”.
La richiesta verrà consegnata direttamente al segretario nazionale Matteo Renzi.