Salvini: “Euro e legge elettorale sono truffe. E fuori chi divide la Lega”

 Nel pomeriggio nella sede della Lega Nord di via Trieste era presente il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini. Il neo-segretario ha tenuto una conferenza stampa al fianco dei vertici provinciali, guidati da Pietro Pisani, dove ha affrontato svariati temi "caldi" della politica attuale, con particolare attenzione al Decreto Svuotacarceri del Governo Letta e alla possibilità di uscita dall'Euro dell'Italia, che ha recentemente visto favorevoli ben 7 premi Nobel per l'Economia. Salvini si è fermato nella sede della Lega piacentina per circa un'ora, per poi proseguire in direzione Reggio Emilia per partecipare ad una riunione del Direttivo Nazionale dell'Emilia.  Erano presenti anche il vice-presidente della provincia Maurizio Parma, il consigliere regionale Stefano Cavalli e il Sindaco di Ziano Piacentino, Manuel Ghilardelli.

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Sull’Euro Salvini ha detto: “E’ una moneta criminale, usata per ammazzare commercio, agricoltura, turismo e molto altro. Cominceremo con il No euro tour, numeri alla mano, per far sapere come conviene uscire subito per sostenere i mutui, il prezzo della  benzina, gli  stipendi. Chi dice il contrario, o non ha capito o è in malafede”. Mentre sull’accordo elettorale tra Renzi e Berlusconi è stato altrettanto critico: “Hanno cambiato diciotto volte modello, ma questo sembra più turco o da Corea del nord che spagnolo. Un conto è se vogliono fare gli interessi di Pd e Forza Italia fottendo gli altri. Non è la nostra priorità. La nostra è il lavoro. Come ridurre l’Irap, il bollo auto, il dissesto idrogeologico”. 

Poi è tornato sulle divisioni nella Lega Nord di Piacenza: “Il 2014 è l’anno del raddoppio, di tessere e di voti. In Emilia c’è un potenziale di crescita incredibile ma c’è spazio per tutti tranne che per i rompi palle. Stando ai primi mesi, in rete si vede che c’è gente che ha voglia di riavvicinarsi su varie battaglie. L’Emilia sta penalizzando il lavoro, se non hai la tessera rossa non vai lontano. Non esiste che nel 2014 o sei del partito o non fai nulla”. 
In seguito, non si è fatto pregare nel rispondere al ministro dell'integrazione Kyenge, che oggi ha attaccato il Carroccio dopo essere stata nuovamente contestata: “Parla tanto ma non fa nulla. Mi spiace che le si paghi lo stipendio per fare battute. Quando porterà in parlamento lo ius soli, l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, allora cominciamo a fare la guerra. Si preoccupa di rifugiati, rom, clandestini, degli sfigati di tutto il mondo tranne che degli italiani”.

Non mancano i problemi, pero’, a livello nazionale. E anche in questo caso Salvini non ha usato giri di parole: “In Veneto prendo esempio dagli ospedali, che per quattro giorni della settimana sono aperti fino alle 11 di sera. Lo proporremo come buon modello in tutto il Nord. In Lombardia abbiamo erogato contributi a mamme e papà separati con bambini a carico. Questa è la Lega che riavvicina la gente. Il voto sul vaffanculo lo prendi una volta, come Grillo, ma poi serve concretezza. In Piemonte gli scontrini della sinistra sono buoni, quelli della Lega sono cattivi. Abbiamo tagliato 30 milioni di euro agli amministratori, per questo abbiamo dato fastidio a qualcuno, a meno che non avessero scritto in Costituzione che in Piemonte può vincere solo la sinistra”. 
Infine ha risposto sulle diffide che, a palazzo Chigi, starebbero arrivando agli eletti leghisti dopo aver detto ‘basta soldi ai rom’. E così ha risposto, senza tentennamenti: “Posso dire solo basta soldi ai rom. Attendo la diffida”.