Lega Nord, il sindaco di Adro Lancini a Piacenza: “Non pensino di cancellarmi”

“Hanno sbagliato tiro, ma ora è il nostro turno. Se pensavano di azzittirmi, hanno fatto male i loro conti”. Reduce da uno sciopero della fame di 17 giorni, è arrivato ieri a Podenzano (Piacenza) il sindaco di Adro Oscar Lancini, finito ai domiciliari dall’8 al 29 novembre per accuse da lui contestate con una lunga astensione dal cibo, durante la quale ha perso quasi 8 chili. La Lega Nord e i suoi cittadini gli hanno manifestato piena solidarietà, arrivando a sfilare, in duemila, in paese, il 17 novembre scorso. “Anche il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare ha dovuto scrivere che nessuno degli indagati ha tratto alcun profitto economico personale rispetto agli addebiti che mi sono stati mossi” ha spiegato Lancini. “Hanno scritto che abbiamo attuato una procedura fuori legge per ottenere consenso elettorale. Ma quale consenso? Sono al termine del secondo mandato, anche volendo non potrò più ricandidarmi”. “La solidarietà della Lega Nord e dei cittadini mi ha dato grande carica e forza e ulteriore convinzione nell’andare avanti con la mia battaglia, contro ciò che stanno facendo non solo a me, ma anche ai ‘miei’ assessori, ai volontari, agli imprenditori del mio paese. Lo spirito di servizio di tanti che si adoperano per la nostra comunità è stato messo in dubbio e oggetto di attacchi. Questo è inaccettabile”.

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Da Podenzano Lancini ha rilanciato la sua battaglia. “Se pensano di azzittirmi si sbagliano. Non è pensabile che oggi i sindaci vengano maltrattati dallo Stato. Pensiamo ad esempio all'assurdo meccanismo del patto di stabilità, che blocca risorse che sarebbero disponibili per garantire servizi alla nostra gente”. Quanto alla Lega: “Spetta a noi cambiare le cose. Ma non è con il continuo compromesso che si ottengono risultati”.  “Fare il bene della propria gente e tutelare le imprese del proprio territorio è l’unico modo onesto e responsabile di amministrare” ha detto Stefano Cavalli, consigliere regionale. “La Lega dei sindaci è il nostro valore aggiunto” ha precisato.

“Non dobbiamo temere: gli attacchi di chi ci vuole cancellare non ci scalfiranno finché avremo dalla nostra il coraggio e la forza di militanti e amministratori come Lancini” ha detto il segretario Lega Nord Emilia Fabio Rainieri, mentre il segretario provinciale Pietro Pisani ha invitato i presenti a “prendere esempio” dal primo cittadino di Adro: “Non è inchinandoci davanti al potere costituito che avremo l’indipendenza”. Il vicesindaco di Pavia e coordinatore federale dei Giovani Padani Matteo Mognaschi è tornato a quel 17 novembre, giorno della manifestazione di solidarietà ad Adro: “Mi sono sentito ancora più orgoglioso di essere parte della grande famiglia della Lega Nord”. “Mettono ai domiciliari un bravo sindaco, quando i veri delinquenti sono fuori” ha protestato l’assessore castellano Valentina Stragliati. Domani, domenica 15 dicembre, la Lega ufficializzerà dal Lingotto di Torino la svolta di Matteo Salvini, incoronato dai militanti nuovo segretario federale. Ci saranno anche molti leader indipendentisti europei. “Non siamo soli, in quell’Europa che vogliamo – dei popoli e delle regioni – abbiamo tanti alleati che stanno combattendo la nostra stessa battaglia” ha concluso il vicepresidente della Provincia Maurizio Parma