Primarie Pd, Reggi: “Renzi si rivolge ai delusi di tutte le parti politiche”

Roberto Reggi (capolista), Carmen Garilli, Alessandro Ghisoni, Katia Tarasconi e Stefano Cugini. E la squadra piacentina che alle primarie del Partito Democratico sosterrà il sindaco di Firenze Matteo Renzi. La presentazione ufficiale è avvenuta questa mattina.

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“Renzi si è circondato di persone che, come noi, amministrano o hanno amministrato – commenta Reggi – persone che quindi conoscono molto bene e da vicino i problemi dei cittadini. Persone abituate ad agire concretamente e a risolvere i problemi della gente. Purtroppo oggi sono state concesse deleghe a figure che sono sempre state lontane dai cittadini e in questo modo le persone hanno perso fiducia nella politica”.

“Ascoltiamo parlamentari che parlano di pensioni e si mostrano dispiaciuti per la situazione attuale. Ma sono gli stessi parlamentari che in futuro, di pensioni, ne avranno due o tre. In questo modo non si da certo il buon esempio. Noi invece conosciamo per davvero i bisogni e le difficoltà dei cittadini e vogliamo portare le nostre esperienze ‘locali’ a livello nazionale”.

E a coloro che ‘accusano’ Renzi di essere più di centrodestra che di sinistra Reggi risponde: “Se Renzi vuole davvero cambiare il Paese deve rivolgersi e ascoltare i delusi di tutte le parti, non può rivolgersi solo alla sinistra ma a tutti coloro che hanno perso fiducia nella politica. Dobbiamo far capire alle persone che esiste una politica buona”.

“Dobbiamo parlare di lavoro. La politica oggi si dedica a difendere il posto di lavoro. Ma in questo periodo i posti di lavoro saltano perché la crisi è spietata. Dobbiamo dunque pensare a salvaguardare il lavoratore, dal momento in cui trova un impiego fino alla pensione. In pratica dobbiamo dare ai lavoratori la possibilità di una formazione permanente affinché, in caso di perdita del posto, siano in grado di trovare subito un altro impiego. Ma sono tanti i temi cari a Renzi: nuova legge elettorale, riforme istituzionali, nuovo welfare con maggiori fondi ai servizi pubblici e una riduzione dei trasferimenti ai singoli”.