Nodo Imu in Consiglio comunale. Dopo il decreto appena varato dal Governo che impone ai Comuni parte della copertura economica per il mancato pagamento della seconda rata Imu 2013 sulla prima casa, Palazzo Mercanti si vede costretto a riabbassare l'aliquota al 4,8% dopo che qualche settimana fa, nonostante le polemiche dell'opposizione, l'aveva innalzata al 6% confidando in trasferimenti statali che oggi non si sono concretizzati. Un'operazione che Tommaso Foti di Fratelli d'Italia bollò come una "presa in giro". L'attuale modifica non è certo indolore per l'ente allo stato dei fatti, per evitare di far pagare i cittadini, si trova un buco di 900mila euro che coprirà con un emendamento che prevede alcuni tagli di spesa, in particolare sui settori cultura e sullo sgombero della neve. "È un nuovo atto che disorienta gli enti locali – ha commentato l'assessore al Bilancio Romersi in Consiglio comunale – ma voglio assicurare che i piacentini non dovranno pagare nulla". "Ve l'avevo detto un mese fa che avreste fatto la figura dei cioccolatini – ha tuonato Tommaso Foti di Fratelli d'Italia – il giochetto non è riuscito e siamo alla farsa. Fate parte di un governo incapace. Questa è una brutta pagina di Consiglio comunale. Sarebbe bene che invece di rincorrere i fantasmi, questa amministrazione pensasse alle cose concrete". Foti ha poi accusato il sindaco Dosi, ribattezzato "sindaco tentenna", di non avere coraggio e di essere assente durante un "dibattito così importante". "Questo governo frega i cittadini. Quando scatterà la clausola di salvaguardia e occorrerà coprire l'Imu 2012 saranno aumentate accise di qua è di là". Ulteriori critiche sono state mosse anche dal Pdl con Marco Tassi, dalla Lega Nord con Massimo Polledri e dal Movimento 5 stelle con Mirta Quagliaroli.
E in piazza Mercanti, di fronte al palazzo del Comune, mentre era in corso la seduta del consiglio, si sono dati appuntamento le associazioni e vari comitati di cittadini che a vario titolo lamentano il mancato ascolto da parte dell'amministrazione. C'erano gli studenti, c'era chi protesta contro il biogas a Borgotrebbia, chi per l'acqua bene comune, chi per il parco della Pertite. "Si è fatto un salto di qualità, oggi – dice Marco Natali – Per la prima volta c'è una mobilitazione unitaria, siamo tutti qui. Purtroppo la politica è sorda; lo è in Italia e lo è anche qui a Piacenza. Ma noi siamo la maggioranza dei cittadini e iniziative come quella di oggi lo dimostrano. Vogliamo essere ascoltati e vogliamo che vengano mantenute le promesse".