Al termine di ogni stagione si svolge sempre il solito rituale: si apre l’armadio,si scandaglia nei cumuli di vestiti e si sceglie cosa seppellire nel sottoletto per i prossimi mesi e cosa lasciare appeso nel guardaroba.
L'’inverno è appena iniziato e di sicuro ci ritroveremo a dover risolvere il solito dubbio amletico: “Chissà cosa andrà di moda quest’inverno?”.
Ebbene, la risposta a questa domanda si trova nelle creazioni che gli stilisti fanno sfilare durante le cosiddette Fashion Weeks: è qui che hanno origine le tendenze ed è qui che i brand minori trovano ispirazione.
Detto ciò, dobbiamo ammettere che la moda è accessibile a tutti anche a prezzi ridotti. E’ invece lo stile, che va ricercato,sviluppato e reso parte della quotidianità. Ad esempio, quest’inverno ciò che detta stile sono le silhouettes oversize,ovvero forme ariose, extra-large, caratterizzate da design minimalista (vedi cappotti dalle forme maggiorate, a uovo o a tubo,dalle spalle accentuate e arrotondate di Carven,Cèline o più economici da & Other Stories, pantaloni larghi e morbidi in stile baggy e maglioni avvolgenti). Insomma,un bene anche per chi si sente meno sicuro del proprio corpo e non vuole fasciarsi con vestiti talmente stretti, da perdere il respiro.
Comfort è la risposta. Proprio come intuì Coco Chanel, introducendo nel guardaroba femminile il jersey e i pantaloni, per facilitare la vita delle donne, che nella lotta per l’emancipazione, acquisivano sempre più importanza nella società. Altro esempio è la giacca destrutturata di Giorgio Armani che rimane sempre nell’Olimpo dei trends per la sua comodità e versatilità.
Tutti questi metri di stoffa sono in più pervasi da stampe surrealiste (come l’occhio enigmatico lanciato da Kenzo), di animali, nature selvagge o dallo stile Pop Art, tutte ispirate all’arte del XX secolo, dando così un tocco di stravaganza, allegria e colore alle giornate grigie che ci perseguiteranno per i prossimi 3 mesi (se non di più).
Altro look che riprende vita in questa stagione è il grunge.
Ritornano i capelli lunghi multicolor, i jeans strappati,le scarpe da ginnastica rovinate o gli anfibi, i maglioni pesanti,il chiodo e la mitica camicia di flanella a quadri. Tutti capi che formavano il guardaroba di un vero punk della cultura suburbana di Seattle della seconda metà degli anni ’80 e primi ’90.
La donna non sarà però solo rock, ma anche dark lady,non sarà solo diva anni ’50, ma vestirà sporty chic. Avrà da un lato spirito maschile dandy, dall’altro sofisticato e austero ispirato all’era vittoriana. Tornerà sui banchi di scuola con un college look, ma guarderà al futuro mondo del lavoro indossando eleganti (ma reinventati) tailleur.
La moda, come sempre, non lascia mai nessuno incompreso. Sta poi a noi entrare a farne parte.