C’è chi ha già deciso, come l’ex senatore Antonio Agogliati; e chi ancora nicchia, tentenna e prende tempo per capire l’evolversi della situazione, ed è sicuramente la maggioranza. Come sempre accade i fatti romani provocano a cascata reazioni anche nella politica di casa nostra. Così è anche per la rinascita ufficiale di Forza Italia, sancita sabato a Roma dal Consiglio nazionale. Un evento che attesta la fine del Popolo della Libertà, anche se negli intenti di Berlusconi il Pdl resterebbe come contenitore del centrodestra. La più stretta realtà parla di scissione tra falchi e colombe o tra lealisti e governativi.
A Roma gli unici piacentini presenti erano il consigliere regionale Andrea Pollastri e il consigliere provinciale (in quota liberali piacentini) Antonino Coppolino. Pollastri ha già deciso che aderirà a Forza Italia: “Ho firmato il documento di otto punti proposto da Brunetta che sancisce il ritorno a Forza Italia. L’ho fatto senza indugio e convintamente”. Per Coppolino, invece, una trasferta ancora, per così dire, esplorativa: “Dopo averne sentite tante volevo capire esattamente come stavano le cose nel centrodestra italiano. Devo ammettere che in maniera molto lucida Berlusconi ha fatto una grande analisi politica parlando di Pdl come contenitore del centrodestra e degli eventuali seguaci di Alfano come di futuri alleati. Non ha voluto strappi. Per quanto mi riguarda dovrò valutare anche insieme agli amici Liberali piacentini”.
Era invece assente il commissario provinciale Massimo Trespidi. Un’assenza “tattica”, del resto non è un mistero la sua vicinanza ai governativi di Maurizio Lupi, Alfano e Roberto Formigoni. Con Trespidi anche il consigliere comunale Giovanni Botti, che esce allo scoperto: "Non posso condividere la strada con un drappello di estremisti. I nostri valori restano quelli del centrodestra e di Silvio Berlusconi, ma non possiamo portarli avanti con quei compagni di strada". Sicuramente con Forza Italia l’ex senatore Antonio Agogliati, Paola Pizzelli, Maria Lucia Girometta, Valerio Sartori e l’ex segretario Claudio Maschi. Interessante sarebbe anche sapere se, e con chi, si schiererà l'assessore provinciale Andrea Paparo. Il quale però al momento resta con le carte coperte.