La guerra interna nella Lega Nord tra le due anime del movimento non è ancora conclusa, in vista del congresso di dicembre. E così, dopo quello che è stato definito il “patto della zucca” tra Bossi e Salvini e Pecorara, a riprendere forza all’interno del Carroccio è sembrato essere Massimo Polledri. Così, l’ex deputato e ora consigliere comunale, tra i fautori dell’incontro fra i due candidati alla segreteria nazionale che ha oscurato la kermesse del partito a Ziano, sembra pronto a giorni a presentare ricorso al consiglio federale contro l’azzeramento della sua militanza. Una decisione che Polledri ha maturato in questi giorni, forse soprattutto dopo le rassicurazioni che potrebbe aver avuto direttamente dal Senatùr (che comunque ricopre ancora il ruolo di presidente della Lega Nord) o addirittura dallo stesso Matteo Salvini. Difficile dirlo, perché per ora Polledri si è trincerato dietro un pragmatico “no comment”, in attesa dell’invio della documentazione, che potrebbe permetetrgli di tornare ad essere un militante a tutti gli effetti del movimento leghista e non più, com’è ora, un semplice sostenitore.