Pubblichiamo il comunicato stampa del comitato No Biogas a Borgotrebbia relativo all'incontro che si è tenuto ieri sera.
"Ieri sera si è tenuta presso la sala della “Spes-Borgotrebbia” (a cui va un ringraziamento per averci ospitato) una serata informativa per i cittadini di Piacenza, ed in particolare quelli di Borgotrebbia, che aveva lo scopo di illustrare l’ubicazione dell’eventuale costruzione della centrale biogas, i principi di funzionamento della stessa e i percorsi autorizzati dal Comune degli autocarri e/o autobotti per alimentarla. Inoltre, con alcune immagini, sono stati mostrati alcuni dei tanti incidenti accaduti negli ultimi due mesi nelle centrali a biogas italiane.
Il Dott. Miserotti G., a cui va un doveroso ringraziamento, ha poi mostrato con dati scientifici supportati da immagini molto eloquenti i danni che provoca l’inquinamento atmosferico in generale (ricordando che Piacenza è tra le più inquinate d’europa), le cause che purtroppo comporta e i danni alla salute e all’ambiente che provoca una centrale a biogas costruita dentro una città come quella di Piacenza.
Purtroppo alla serata non è intervenuto nessun rappresentante della Giunta e del Consiglio Comunale, se non un rappresentante del M5S. Hanno perso ancora una volta la buona occasione per stare vicino ai cittadini e capire in quale situazione di pericolo li hanno esposti dando l’autorizzazione….o meglio non facendo nulla per annullare l’autorizzazione alla costruzione della centrale.
A conclusione della serata sono stati illustrati i punti principali del ricorso al TAR di Parma notificato dal nostro legale, Avv. Michiara P., lo scorso 23/10/2013. Tra quelli principali:
- Il progetto non è stato sottoposto alla VIA (valutazione impatto ambientale) come invece previsto dalla direttiva comunitaria 2011/92/CE;
- Costruzione dell’impianto nel Parco fluviale del Trebbia vietato dalla L.R. Em. Rom. del Parco del Trebbia (all’art.6 comma 4);
- Piano di sviluppo aziendale inammissibile o illegittimo;
- Piano del traffico irregolare (infatti Via della Puglia è in parte proprietà privata);
- Non è stata richiesta dal Comune una “cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere di messa in ripristino da versare tramite fidejussione bancaria o assicurativa”.
Aspettando i tempi di giustizia, ora si lavora per unire i Comitati di Piacenza e fare fronte comune contro un’amministrazione comunale che oltre a non ascoltare i cittadini (che tra l’altro li hanno votati) si nascondono dietro un muro di gomma senza degnarsi di dare mai una risposta e dimostrando di essere incapaci di avere un confronto diretto con coloro che gratuitamente si prodigano per migliorare la qualità della vita e dell’aria di Piacenza.
Resta comunque il fatto che al di la della decisione del tribunale noi del Comitato No Biogas non ci fermeremo mai di lottare contro la costruzione della centrale".