Pd, nervi tesi. Molinari avanti, ma i giochi non sono chiusi

Se è vero, come spesso è accaduto in passato, che Piacenza anticipa scenari politici che poi si sviluppano a livello nazionale, allora tra quaranta giorni Matteo Renzi potrebbe essere il prossimo segretario del Partito Democratico. L'esito del voto nel circolo in città, abbinato all'elezione del "renziano" Paolo Sckokai a segretario cittadino (per soli tre voti ha battuto l'uscente Christian Fiazza), segna un profondo cambiamento nelle dinamiche interne. Contrariamente alle previsioni della vigilia Gian Luigi Molinari ha vinto superando, e non di poco, la competitor Roberta Valla che proprio nel circolo del comune capoluogo contava di recuperare il terreno perduto in molti circoli del territorio nei giorni recedenti. Su Molinari hanno confluito la maggior parte dei voti dei tanti nuovi iscritti, circa 400 in città, che si sono presentati alle urne allestite alla Camera del lavoro. Come amano dire nell'entourage del sindaco di Vernasca, "segno che la gente vuole premiare il cambiamento". Per la Valla ora si fa dura, anche se la situazione non è ancora compromessa. Perché Molinari arrivi a mettere le mani sulla segreteria provinciale serve avere il 51% dei delegati e chiudere dunque la partita al primo turno senza che si debba ricorrere al ballottaggio in assemblea il 6 novembre. Nonostante lo straordinario risultato fin qui ottenuto, il vantaggio di una manciata di delegati (si parla di 5/6) non consente al momento di dare per scontato tale traguardo. In caso di accordo Valla-Rapetti al ballottaggio (qualcuno lo dà già per fatto), infatti, il ribaltone potrebbe essere servito. Senza contare poi che il voto degli aventi diritto potrebbe sovvertire l'esito. Come si intuisce, il clima nel Pd è incandescente e gli ultimi giorni sono stati abbastanza eloquenti. Prima la questione del ricorso e del controricorso sul riequilibrio degli aventi diritto voluto da "renziani" e osteggiato dalla segreteria uscente; poi di recente la raffica di ricorsi promossa dai sostenitori della Valla (Paola De Micheli, Francesco Cacciatore e Silvio Bisotti) per il numero di iscritti improvvisamente "lievitato" in modo sospetto in cinque circoli della provincia; infine i battibecchi tra supporter antagonisti che si sono registrati durante lo spoglio di domenica. Insomma, quella che si è appena aperta è una settimana decisiva per le sorti del partito e le sorprese non sembrano terminate. Al momento i delegati dovrebbero essere: Molinari 40, Valla 35, Rapetti 7. Il computo dei resto potrebbe essere decisivo.

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