"Se la politica vuole recuperare un po' di credibilità, bisogna avere coraggio e metterci la faccia partendo dal basso". Con queste parole Paolo Sckokai, che appoggia su scala provinciale la candidatura di Gian Luigi Molinari, ha presentato giovedì mattina la sua candidatura alla segreteria cittadina del Partito Democratico insieme alla lista che lo sostiene capeggiata dall'ex sindaco Roberto Reggi. Accanto a lui anche il sindaco Paolo Dosi. Diversi gli impegni che il consigliere provinciale ha promesso di assumersi: "Se sarò eletto il primo compito sarà quello di interagire con l'amministrazione comunale. Ci candidiamo ad essere gli scudieri di questa amministrazione: daremo sostegno e apporti costruttivi a un programma ambizioso. Vogliamo che Dosi porti a termine il programma. Siamo orgogliosi dei dieci anni precedenti. Non a caso il capolista è l'ex sindaco Roberto Reggi". E poi: "Superare le divisioni che hanno caratterizzato la vita del partito in questi anni. Bene che a questa avventura partecipi sia chi ha sostenuto Bersani sia chi ha appoggiato Renzi. Bisogna riempire di contenuti il partito a partire dalle questioni più urgenti". Sckokai ha poi annunciato di voler aprire il partito al dialogo a "quelle fette di elettorato che si riconosce nel centrosinistra, ma che vede il partito come entità da cui stare lontano. Penso alla galassia degli ambientalisti, alla gente di CittàComune. Vanno avvicinati, bisogna costruire un dialogo". Nella lista ci sono due assessori (Tarasconi, Timpano), diversi consiglieri comunali, "e anche molti under 30". Si potrà votare domenica dalle 10 alle 18 al seggio allestito alla Camera del lavoro anche se durante la commissione di garanzia è arrivata la proposta, da parte di Carlo Berra (che sostiene Molinari-Sckokai), di allungare la fascia oraria fino alle 20. Nel partito però alberga anche il dibattito sul voto che lo statuto attribuisce ai 37 esponenti aventi diritto (tra questi parlamentari, consiglieri regionali etc) in fase di "ballottaggio". Fattore che, secondo i sostenitori di Molinari, rischia di influenzare l'esito del voto finale del congresso. Su questo tema si è così espresso Berra: "Il voto degli aventi diritto, che sono nominati, non può falsare il risultato. Per evitarlo bisogna adottare la regola del riequilibrio". La proposta è stata avanzata e sarà l'assemblea a decidere. Quanto ai fatti del boom di iscritti registrato a Bobbio, Sckokai e il suo entourage attribuiscono la crescita "alla capacità di mobilitazione dei sindaci. Accadrà così anche in altri comuni". Intanto. A proposito di iscritti, il numero è salito a 1500, di cui 250 sono nuovi iscritti. "Non deve sorprendere questo aumento – chiosano Berra, Claudio Ferrari e Stefano Borotti – molte di queste sono persone che hanno deciso di riavvicinarsi al partito dopo la delusione delle ultime elezioni. E perché no? Anche per la sana competizione, assolutamente corretta, che si sta dimostrando esserci in questo congresso".
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