“L'accreditamento delle Asp (Azienda pubblica di Servizi alla Persona) presso i Comuni stenta a decollare”. Lo sostengono i sindacati CGIL, CISL e UIL che parlano di aziende nate accorpando le varie gestioni dei singoli comuni in un'unica gestione tesa a governare una moltitudine di servizi del mondo socio-educativo che probabilmente non convincono i comuni.
IL COMUNICATO DI CGIL, CISL, UIL
“Siamo preoccupati e stanchi di questa situazione, in particolare a Piacenza e Castelsangiovanni, è ormai dalla scorsa primavera che insistiamo sull’importanza di assumere una linea netta, chiara sul lavoro che le Asp devono svolgere sul territorio. Capiamo che non sono decisioni facili e che vanno ponderate ma sappiamo da anni che dal primo gennaio 2014 si partirà con l’accreditamento definitivo, e ad oggi non abbiamo ancora nulla di certo. Non ci sembra un comportamento rispettoso nei confronti dei tanti lavoratori che ogni giorno non fanno mancare il loro apporto alle aziende e con dedizione svolgono il proprio ruolo, cosi come non lo è per i tantissimi utenti ospitati dalle diverse strutture. Vogliamo coinvolgimento, risposte e certezze”. E' questo, in sintesi, il messaggio mandato da Gaetano Bonetti (Cgil), Alberto Canepari (Cisl) Ermanno Rizzi e Gianmaria Pighi (Uil) ai Comuni che devono ancora accreditare le strutture pubbliche. “Finalmente qualche passo in più è stato fatto all'Asp Azalea, infatti ci sarà un consiglio comunale aperto alle organizzazioni sindacali per discutere della vicenda a Borgonovo lunedì 14 alle ore 21,00 e siamo in attesa di una risposta per un'analoga iniziativa a Castello”. A Piacenza la situazione è più in divenire: “Abbiamo fatto una riunione informale ma decisioni non ne sono state prese, siamo in tremendo ritardo. C'è l'attenuante del cambio della direzione, ma allora è automatico chiedersi cosa è stato fatto fino ad oggi. Non si può continuare a contare sulle proroghe della Regione Emilia-Romagna. Inoltre – proseguono i confederali – su questo fronte è aperto il discorso dei carichi di lavoro del personale e in particolare il salario di produttività, sul quale permangono richieste ancora aperte attorno all'ammontare del fondo destinato alle lavoratrici e ai lavoratori dell'Asp che auspichiamo venga finanziato dalla razionalizzazione fatta in questi anni e dal risparmio dirigenziale”.