Una riflessione, violenta e allo stesso tempo commovente, sulla morte. Una forte denuncia della rimozione che, nel nome del mito di un’eterna giovinezza, la nostra società compie sul fine vita, sulla malattia e sulla vecchiaia. A proporle, Babilonia Teatri con lo spettacolo “The end”, in scena al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza venerdì 18 ottobre alle ore 21, appuntamento conclusivo del Festival di Teatro Contemporaneo “L’altra scena”, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Tecnoborgo, Cariparma, Iren Emilia e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Premio Ubu 2011 Miglior Novità Italiana/Ricerca Drammaturgica, nomination ai Premi Ubu 2011 come Spettacolo dell’anno, “The end” segna il ritorno a Piacenza dei Babilonia, già applauditi con “Made in Italy” nel 2011 in occasione della prima edizione del Festival “L’altra scena”.
Scritto da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, in scena con Luca Scotton, lo spettacolo è coprodotto da Babilonia Teatri e CRT Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40 e il sostegno di Viva Opera Circus.
Oggi la morte non esiste. Non se ne parla. Non la si affronta, né la si nomina. E' un tabù. La morte viene occultata, nascosta. La consideriamo come qualcosa che non fa parte della vita. Non basta sapere che la vita ha un ciclo, che i propri genitori invecchiano, che ammalarsi è possibile. Non basta neanche la visione consolatoria che la religione ci offre. La morte rimane tale. Uno spettro scuro di cui abbiamo infinitamente paura. In modo estremamente tragico. In modo estremamente comico.
Oggi invecchiare come ammalarsi non è consentito. Il mito dell'eterna giovinezza dilaga. Ci stiamo trasformando in un mondo di Dorian Gray. Vecchi e malati vivono separati dal resto della popolazione. Le parti deboli, d'intralcio o pericolose hanno un luogo a loro deputato in cui stare. Anche i morti per definizione vivono separati dai vivi. Siamo consapevoli che non sempre è stato così, ma per noi oggi è un dato di fatto.
Il modo in cui viene affrontata e trattata la morte oggi è profondamente bruciante e carico di contraddizioni. E' una combustione lenta e sotterranea, forse per questo più dolorosa e non cicatrizzabile. Ogni tanto riesce a zampillare all'esterno prima di tornare a scorrere sotto traccia. Coperta da una cenere che non è mai in grado di spegnerla. Ma che si ostina a relegarla nell'alveo di un individualismo che nega una sua elaborazione collettiva.
Uno spettacolo che è una sorta di aspro e violento rap sulla morte, sulla dignità nella sofferenza e nella vecchiaia, veri e propri tabù in una società che ci richiede di essere sempre efficienti, giovani e possibilmente belli.
INFO
I biglietti per lo spettacolo costano 10 euro (intero) e 5 euro (ridotto studenti).
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona nella sede della rappresentazione (Teatro Comunale Filodrammatici, via Santa Franca 33, tel. 0523.315578) a partire dalle ore 20.
Per informazioni: Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione, Tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it.