Lega, Polledri sospeso come militante. Ma lui: “Hanno fatto retromarcia”

Azzerata la militanza all’ex parlamentare leghista Massimo Polledri, per cui il consiglio della Lega Emilia aveva chiesto l’espulsione, a seguito di anni di contrasti alla linea della segreteria piacentina. La decisione è stata presa ieri sera dal consiglio nazionale dell’Emilia, a Reggio, alla presenza del segretario Fabio Rainieri. Polledri ora non potrà più essere candidato, né fare politica attiva. ‘Ammessi’ solo volontariato di partito, gazebo e banchetti. Insomma: una ‘bocciatura’ politica, che relega il due volte deputato e una volta senatore al ruolo di semplice sostenitore, di fatto ai margini dell’attività della Lega Nord. All’ex parlamentare sono così state ‘tarpate le ali’, dopo la mancata candidatura alle ultime politiche. Oggi rimane consigliere comunale a Piacenza.

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La sua ‘stroncatura’ è arrivata con beffa, proprio nel giorno in cui l’ex parlamentare ha organizzato una messa in latino a Piacenza per la ricorrenza della battaglia di Lepanto del 1571 che decretò la vittoria delle forze cristiane riunite nella Lega santa contro quelle ottomane di Alì Pascià. 

Ma Polledri non ci sta e a stretto giro di orologio ha fatto sapere che “l’azzeramento non esiste da statuto, perché avviene solo se uno non milita. E nel mio caso è un po’ difficile. Una settimana fa ero da espulsione, se come sembra è stato cambiato il provvedimento immagino che tra una settimana magari chiederanno un premio nei miei confronti. Dopo 20 anni di onesto servizio penso proprio di meritarmelo” ha dichiarato. In buona sostanza la tanto temuta espulsione è stata ritirata e rimane un provvedimento di “sospensione” ancora tutto da definire: “Una retromarcia importante” ha concluso Polledri soddisfatto.