Dalla Svezia tornano a Caorso (Piacenza) oltre 200 fusti di rifiuti radioattivi condizionati, cioè pronti per essere messi in deposito. Ma il deposito nazionale ancora manca e le scorie, intanto, ritrovano la via di casa. Così, a Caorso, il decommissioning rischia di diventare una ‘tela di Penelope’, rileva il consigliere regionale della Lega Nord Stefano Cavalli che ha presentato oggi un’interrogazione in regione sul tema. Nell’atto chiede se “la giunta fosse a conoscenza dell’arrivo di nuove scorie” e “la ragione per cui solo a 26 anni dalla disattivazione di Arturo l'esecutivo regionale abbia pensato a istituire una commissione sul decommissioning”, oggi presieduta dal piacentino Sandro Fabbri.
“Quando, oltre ai fusti attuali, torneranno a Caorso nuove scorie – come previsto dal contratto -, come si comporterà la Regione?” domanda provocatoriamente Cavalli, ricordando che c’è già un’indagine in corso sull’usura dei fusti attualmente stoccati in centrale.
“Fabbri annuncia oggi che il 2024 non sarà il termine ultimo dell’azzerramento della centrale, poiché ‘rimarranno sul sito i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning, in attesa del trasferimento al deposito nazionale, che dovrebbe avvenire entro il 2026’”. “Parole allarmanti” incalza Cavalli: “Significa che ci dovremo tenere scorie per altri 13 anni?”
Visto che lo stesso Fabbri ha dichiarato che il sito di Caorso non è idoneo allo stoccaggio, è necessario che venga individuata quanto prima una location adatta, come da anni sosteniamo. Il consigliere leghista chiede quindi che sia formalizzato alla conferenza dei servizi del prossimo 18 ottobre, a Roma, il 'no' all'insediamento del deposito nazionale a Caorso. “Abbiamo già dato” spiega Cavalli che ribadisce la sua "ferma contrarietà" al ritorno al nucleare. “La stessa Germania – ricorda – dopo Fukushima ha scelto di dire addio all’atomo”.
NUCLEARE. CAORSO, CAVALLI (PDL): FARE CHIAREZZA SUI 204 BIDONI RADIOATTIVI ARRIVATI DALLA SVEZIA
A luglio 2013, nel silenzio generale, sarebbero tornati a Caorso dalla Svezia 204 bidoni radioattivi “condizionati”. Lo scrive Stefano Cavalli (Lega nord) in una interrogazione rivolta alla Giunta per sapere se la Regione era a conoscenza dell’arrivo di questi bidoni dal contenuto radioattivo e quali iniziative intenda intraprendere in caso di arrivo di nuove scorie nucleari, probabilmente dalla Francia.
Il consigliere vuole inoltre sapere per quali ragioni siano dovuti passare ben 26 anni dopo la disattivazione della centrale affinché venisse istituita la Commissione di controllo sulla dismissione totale delle scorie presenti a Caorso e se la Giunta intenda urgentemente attivarsi con il Governo perchè venga individuato quanto prima il deposito di stoccaggio delle scorie e si proceda il più celermente possibile alla dismissione totale dei rifiuti radioattivi prodotti da tale processo di decommissioning.