Nasce un caso a Fiorenzuola in merito ad una presunta violenza su un cane domestico. Partiamo dai fatti, accaduti martedì sera intorno alle 22,30, nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo valdardese. Un giovane di 27 anni originario della Repubblica Ceca era sceso da un treno in compagnia del suo cane, un meticcio di 8 mesi, e di due ragazze, anche loro con un cagnolino al seguito. A quel punto, nel piazzale antistante la stazione, alcuni passanti sostengono di aver notato il ragazzo prendere a calci il proprio cane, una scena tanto impressionante da spingere i presenti a chiamare i carabinieri. Giunti sul posto, i militari dell’Arma hanno bloccato il 27enne, apparso sotto l’effetto dell’alcol, e lo hanno portato in caserma dove è stato denunciato per maltrattamento di animali. Il cane è invece stato sottoposto ad una visita veterinaria di controllo, dopodiché è stato portato al canile comunale, sottratto alla custodia dello straniero.
E’ qui che nasce il caso. Sentendo e leggendo questa storia verrebbe immediatamente da tirare un sospiro di sollievo nel sapere che al 27enne in questione è stato sottratto il cane, preso a calci dopo un’abbondante bevuta. Ma la versione di chi dovrebbe avere il dente più avvelenato di tutti è parecchio diversa: si tratta di Antonio Malchiodi dell’Associazione Amici del Cane di Fiorenzuola che collabora alla gestione del canile. Secondo Malchiodi siamo di fronte ad una esagerazione che rischia di causare al cane danni ben maggiori dei calci del padrone: “Il cane va subito riconsegnato al suo proprietario” chiosa.
“Si fa presto ad indignarsi per un padrone che prende a calci il cane, ma dobbiamo stare attenti a non cadere nell’ipocrisia e in facili allarmismi. Il ragazzo in questione non ha picchiato il cane e non era in preda ai fumi dell’alcol. La verità è che l’animale si stava allontanando per seguire le due ragazze e il loro cagnolino. Il 27enne, a quel punto, ha dato quattro calci al posteriore del cane. Ci tengo a precisare che io non darei mai e poi mai calci ad un cane perché lo considero un gesto da evitare assolutamente, e da questo punto di vista il ragazzo ha sbagliato. Però bisogna anche evitare di essere ipocriti e analizzare i fatti per quello che sono: stiamo parlando di un cane di grossa taglia e di calci dati con una forza tale che l’animale non li ha nemmeno sentiti. Si è trattato di un gesto, certamente goffo e sbagliato, ma che non ha lasciato nemmeno la più lieve lesione sul corpo del cane. Anzi, abbiamo visitato l’animale ed è uno dei meglio tenuti tra quelli che abbiamo visto in questi anni: dotato di microchip, pulito, nutrito correttamente, innamorato del suo padrone. Il suo padrone si è recato da noi ed era distrutto per aver perso la custodia dell'animale: tra i due abbiamo notato una radicata dipendenza e un legame fortissimo. Il ragazzo ha sbagliato ma non gli ha fatto del male: il cane va riconsegnato al suo padrone, per il bene del cane stesso”.