Polledri cerca di evitare l’epurazione e si mette con Bossi

Anche se manca ancora il responso del Federale, sembra ormai che Massimo Polledri abbia metabolizzato il suo destino di epurato dal partito che ha rappresentato per tre legislature in Parlamento. Non crede ai miracoli. Sa che dopo anni di faida interna alla fine la spunteranno gli ex amici col tempo divenuti rivali. Tuttavia l'ex deputato non é certo uno che si arrende facilmente. E così pare deciso a prendersi la sua rivincita alleandosi con l'ala bossiana della Lega Nord, cioè con quel grappolo di esponenti del Carroccio decaduti ed espulsi con l'arrivo di Bobo Maroni alla guida del Movimento. E allora eccolo lì Polledri. Nella foto – da lui pubblicata oggi sul suo profilo Facebook – l'ex deputato piacentino è ritratto alla Trattoria delle zucche di Osmate, abbracciato a Marco Desiderati, ex parlamentare del Carroccio a cui Bossi ha recentemente revocato l'espulsione. Polledri spera comunque in un'analoga 'grazia', visto che a Bossi è appeso anche il suo destino, dopo il pronunciamento pressoché unanime del Carroccio emiliano, deciso a estrometterlo dalla Lega per le sue ripetute – e pubbliche – prese di posizione in disaccordo con la linea della segreteria provinciale. Il gruppo festante di Osmate è unito e compatto attorno al Senatur. L'occasione è la festa per il 72esimo compleanno dell'ex leader, oggi presidente del Carroccio e della commissione per le espulsioni, la stessa che dovrà decidere della sorte in Lega del parlamentare piacentino. Indiscrezioni web danno inoltre Polledri presente sabato a Venezia, alla presentazione di Padania Libera, l'associazione fondata dalla vecchia guardia del Carroccio, buona parte 'fatta fuori' con il cambio di segreteria del 2012. Polledri sembra aver fatto una scelta di campo. Tra Bossi e Maroni sceglie Bossi, a cui è appeso il suo destino nel Carroccio. Del resto, in questo momento, il Senatur è la sua unica ancora di salvezza. Ma nel caso dovesse essere 'graziato' da Bossi questa sua netta presa di posizione a favore della vecchia guardia leghista rischia di costargli molto cara da un punto di vista politico, visto che il movimento ha già messo all'angolo tutti i fedelissimi all'ex capo. E' il caso di Marco Reguzzoni – che pure compare in foto, alla destra di Bossi – già capogruppo alla Camera oggi ridotto a semplice militante che di tanto in tanto alza la voce contro la linea-Maroni. E' il caso dello stesso Desiderati, graziato in corner, ma politicamente isolato. E di Flavio Tremolada, altro 'salvato' da Bossi, che in foto fa capolino esattamente alle spalle di Polledri. Intanto il Carroccio – con il congresso del 14-15 dicembre prossimo – sta entrando nella sua terza fase di rinnovamento e mira a sganciarsi dai retaggi di un passato macchiato dagli scandali Belsito & company. Dall'epoca delle scope, la Lega è andata avanti. Maroni ha preso le redini della segreteria e oggi si appresta a lasciare. Tosi e Salvini sono i favoriti. Così, mentre Polledri si ancora alla Lega della prima ora, il Carroccio si appresta a entrare nella fase 3.0.

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