Seconda sera della festa del Pd impreziosita dalla partecipazione illustre del ministro agli affari regionali Graziano Delrio. Primo ad accoglierlo l'ex sindaco Roberto Reggi a testimoniare la vicinanza ideologica con il medico originario di Reggio Emilia, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Matteo Renzi, considerandolo l'uomo giusto per succedere a Guglielmo Epifani nel ruolo di segretario del partito. Non solo ministro, ma anche presidente dell'Anci, l'associazione Nazionale Comuni Italiani, Delrio è intervenuto sul tema dell'abolizione dell'Imu e della conseguente introduzione della service tax, replicando alle critiche del presidente dell'Unione inquilini, Walter De Cesaris, che ha visto nell'imposta un importante aggravio fiscale sulle spalle degli affittuari. "Capiamo le preoccupazioni, ma faremo di tutto perché questo non avvenga. La tassa graverà nella stragrande maggioranza sui proprietari". Per quanto riguarda l'abolizione delle province, il ministro ha continuato: "Abbiamo fatto il nostro dovere nel presentare il disegno di legge, ora tocca al parlamento dare corso alla misura".
Pd che si avvicina ad un altra data importante, il 9 settembre, quando la giunta al senato voterà sull incandidabilità di Berlusconi. Un voto su cui – promette il ministro – il partito si presenterà senz'altro unito.