Chiusura ospedale di Fiorenzuola, arrivano 2mila no. In testa i sindaci

In attesa della conferenza socio sanitaria, prevista per domani mattina alle 9, il territorio piacentino ha lanciato un segnale forte e inequivocabile: “No alla chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola. E lo ha fatto con una manifestazione molto partecipata. Dai sindaci, una trentina quelli del Piacentino ed i cittadini, forse duemila, che sono scesi in strada dietro allo striscione con l’imperativo categorico contrario alla chiusura della struttura ospedaliera.

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Il concetto è uno: alla chiusura prevista dalla Regione, su indicazione dell’Asl, i primi cittadini e la popolazione chiedono che l’ospedale venga ristrutturato, certo, ma non abbattuto, svuotato o depotenziato.

La decisione era stata presa dall’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti – che l’aveva sostenuta nella scorsa conferenza socio sanitaria in Provincia – a causa della relazione degli esperti che avevano rilevato come la struttura fosse a rischio crollo, anche senza l’intervento di un sisma. L’interessamento, da parte della Regione e tramite le aziende ospedaliere locali, si era attivato a seguito del terremoto che aveva colpito l’Emilia nello scorso anno. Lasciando, fortunatamente, illeso il territorio piacentino, ma comunque meritevole di attenzione preventiva in caso di scosse sismiche in futuro. Per l'intervento era stato stimato servissero 12 milioni die euro (2 già stanziati) e due anni e mezzo di chiusura dell'ospedale di Fiorenzuola, con spostamento dei degenti verso Piacenza e Castelsangiovanni.