Una maxiconsulenza da 210mila euro. L’ha affidata il consorzio di bonifica di Piacenza ad Angela Zerga: 70mila euro lordi all’anno, per tre anni, per “lo sviluppo gestionale dell’ente” sotto il profilo informatico. La decisione è stata formalizzata con la delibera 136 del 25 giugno 2013 (vedi allegato).
Il caso approda in Regione. A portarlo il consigliere leghista Stefano Cavalli che grida allo “scandalo”. “E’ vergognoso che mentre si aumentano i minimi di contribuenza del 30 per cento, si affidino incarichi così onerosi, confermando una gestione quantomeno discutibile delle spese”.
Cavalli sollecita il presidente Vasco Errani ad esprimersi sull’entità della cifra stanziata. In particolare il consigliere leghista chiede al governatore emiliano romagnolo se ritenga “conforme ad una politica di contenimento della spesa lo stanziamento previsto” e sollecita “un’immediata azione, sotto il profilo legislativo, per imporre un freno alle consulenze”, dopo che i compensi dei componenti dei cda sono già stati ridimensionati, proprio su input della Lega Nord.
“210mila euro sono una cifra da capogiro” contesta Cavalli, che punta il dito contro “l’allegra gestione delle spese” da parte del Consorzio piacentino. Nel mirino, in particolare: “La faraonica inaugurazione della condotta Agazzano-Battibò, il mantenimento di inutili sedi in affitto, discutibili progetti mascherati come ‘consorzi di scopo’”.
“Pensiamo che la spesa sia affidata troppo alla discrezione personale e poco a limiti e controlli. Per questo è fondamentale porre un freno, da subito, a simili – e spiacevoli – situazioni. Indigna costatare che i soldi dei cittadini finiscano in incarichi e spese di auto-mantenimento, mentre la nostra montagna cade a pezzi e ogni anno si ripresenta, puntualmente, l’emergenza frane”.
RINCARI TRENI, CAVALLI (LN): “I DISSERVIZI DI TRENITALIA COSTANO SEMPRE PIÙ CARI”
“Ancora una volta crisi e tagli vengono fatti gravare sui cittadini. A pagare saranno, per l’ennesima volta, le fasce più deboli”. Così il consigliere regionale leghista Stefano Cavalli contesta i rincari ai biglietti e abbonamenti ferroviari che scatteranno domani, con incrementi medi del 3-4% rispetto al 2011. “I disservizi di Trenitalia ci costano sempre di più – protesta Cavalli – mentre nel comparto pubblico rimangono intollerabili sacche di sprechi”. Il consigliere del Carroccio se la prende con le affermazioni dell’assessore Alfredo Peri, che ha parlato di “adeguamenti tariffari”, imputando la ‘colpa’ ai “tagli”. “Vista la crisi ci aspetteremmo piuttosto un calmiere sui prezzi, per far ripartire i consumi. Invece, dalla sanità ai trasporti, fioccano nuovi balzelli. Dalla maggioranza nessuno parli più di mobilità sostenibile. Per essere tale deve essere incentivata, non ‘stangata’”