Open Pd: “Per uscire dal pantano, serve un cambio di passo”

Presa di posizione di Open Pd sulla grave situazione in cui versa il nostro Paese sotto il profilo economico e sociale. In particolare sotto i riflettori vengono messi i temi del lavoro e della precarietà giovanile. A tal proposito è stato organizzato un incontro per domani sera nella sede del partito in cui si rifletterà sul futuro della politica e sul rinnovamento dei suoi organismi. Di seguito pubblichiamo l'intervento dei giovani di Open Pd. Tra questi Gianluigi Molinari, Andrea Tagliaferri, Benedetta Maini, Paolo Savinelli, Andrea Ziliani, Federico Ratti.

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"Mentre il debito pubblico continua ad aumentare e la disoccupazione ha numeri che spaventano, gli unici posti di lavoro che sembrano oggi blindati ed al sicuro sono quelli dei parlamentari e dei componenti del Governo. Nessuno dei Paesi occidentali che sta affrontando energicamente questa lunga e spossante crisi economica è alle prese con estradizioni fantasma o processi di uno dei più importanti referenti politici degli ultimi 20 anni. È necessario un cambio di passo e di persone per uscire dal pantano dell'immobilismo e dell'interesse particolare.

 

Venerdì 26 ci troviamo per ultima ma breve fatica prima della pausa estiva. Alle 21 presso la sede provinciale del Partito Democratico (in viale Martiri della Resistenza 4) vi invitiamo a partecipare al rinnovamento della politica: “dalla teoria alla pratica”. Dalla politica che non decide per preservare gli interessi alla politica delle azioni trasparenti e concrete.
È compito nostro, di noi cittadini ed aspiranti politici, dare il buon esempio e lavorare per il futuro di questo paese, con trasparenza e dicendo sempre la verità. Nessun supereroe verrà a salvarci e nessun leader saprà toglierci dai guai, se non supportato da una adeguata e robusta rete radicata sul territorio.
Al termine dell’iniziativa, prevista per le ore 22 (visto il periodo non dilunghiamoci troppo) stileremo assieme un documento da consegnare all’On. Paola De Micheli in vista della sua rendicontazione (in programma per lunedì 29) che riassuma lo stato d’animo di noi attivisti ed elettori che ci sentiamo traditi quotidianamente dal governo Letta".