Vicenda Kyenge, Calderoli: “Ho sbagliato, è giusto che paghi”

Ospite di questa sera alla festa della Lega Nord di Podenzano l’esponente più discusso del momento all’interno del Carroccio, ovvero Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, autore di una battuta sul ministro Kyenge che gli sta costando parecchie polemiche. Calderoli si presenta alle 21 in tenuta sportiva, con bermuda e maglietta. Dopo aver mangiato qualcosa e scambiato chiacchiere con i militanti, accetta di rispondere alle domande dei giornalisti. La prima domanda non poteva che essere inerente alla già citata gaffe sul ministro Kyenge, ma Calderoli risponde brevemente e in modo conciso.

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Senatore, in questi giorni è arrivata la reprimenda dell’alto Commissariato presso le Nazioni Unite per le sue dichiarazioni sul ministro Kyenge, come commenta?

“Considero la reprimenda una cosa corretta e dovuta, quando uno sbaglia è giusto che paghi quindi prendo atto di queste conseguenze”.

 

Qual è il futuro della Lega Nord?

“Credo che la Lega abbia mantenuto una sua linea specifica e più passa il tempo più i fatti dimostrano che avevamo, e abbiamo, ragione: alcune riforme che ho fatto approvare al Parlamento nel 2005, poi purtroppo bocciate da un referendum popolare, vengono riproposte oggi dai partiti: la riduzione del numero dei parlamentari, il Senato federale, il federalismo fiscale. Il nostro progetto oggi è condiviso da tutti”.

 

Però la Lega ha perso consenso, come mai secondo lei e quali sono le strategie per recuperarlo?

“Mi sembrano chiari i motivi per cui abbiamo perso consensi, eravamo arrivati ad ottenere il 12% poi è iniziata la stagione degli scandali. Però sono sicuro che questi periodi bui non possano intaccare una filosofia, una fede. All’interno della chiesa sono stati trovati numerosi pedofili ma non per questo la gente smette di essere cristiana. E per la Lega Nord è la stessa cosa, si tratta di una fede”.

 

Dopo poche settimane di carica, che voto da al governo Letta?

“Un voto lo si può dare all’operato, ma il governo Letta non ha fatto nulla…come faccio a dare un voto! E’ stato un bel matrimonio, sono andati in viaggio di nozze e ora siamo in attesa che prima o poi qualcosa accada, finora in questa relazione non è ancora successo nulla”.

 

Gli italiani sono sempre più stanchi della politica e cresce il loro malumore…

“Dal canto nostro noi abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento costruttivo nei confronti di un governo che tuttavia non ci rappresenta. Quando è stato il momento di agire per il bene dei cittadini abbiamo collaborato molto volentieri con questo governo: abbiamo indicato noi a Saccomanni le coperture con le quali abbattere l’Imu e contenere l’incremento dell’Iva e della Tarsu. A noi non interessa governare, interessa il bene degli italiani”.

La leadership di Maroni è salda?

“Quando Maroni è diventato governatore della Lombardia ha subito detto che i due incarichi sono incompatibili e io sono pienamente d’accordo con lui. Allo stesso tempo, però, sono io che gli ho detto di non lasciare la guida del partito almeno per ora perché vogliamo presentarci al congresso con un nome condiviso da tutti, anche da Bossi. Vorrei davvero che Maroni e Bossi tornassero a sorridersi e non solo in senso figurato”.

 

C’è un astro nascente, ovvero un “Renzi” della Lega Nord?

“Per l’amor del cielo! Uno che fa il sindaco e va in giro per l’Italia facendo tutto tranne che il sindaco è meglio perderlo che trovarlo!”