Centrale unica 118. Bocciata la risoluzione di Pollastri.
L’azzurro: “Ad oggi nessuno ha il coraggio di dire apertamente qual è la decisione già presa”
“Chiediamo risposte chiare da parte della Regione, nelle sedi e con gli interlocutori opportuni” così Andrea Pollastri (PdL), presentando in Assemblea Legislativa la risoluzione depositata nel luglio 2012 che ha come oggetto la Centrale Operativa del 118.
“Finalmente questo atto arriva in Aula – ha proseguito l’azzurro – il ritardo di quasi un anno dimostra che vi è poco interesse da parte della maggioranza di sinistra sull’argomento.”
“In tutte le risposte alle interrogazioni presentata in questo lasso di tempo – prosegue – ma anche in tutte le occasioni pubbliche, di cui l’ultima presso la sede del PD a Piacenza, in cui l’Assessore alla Salute Carlo Lusenti ha avuto modo di parlare di questa cosa ha utilizzato una politica attendista, ribadendo che nulla è deciso e che si sta ancora aspettando la redazione di una relazione da parte del Comitato Tecnico che specifichi le modalità e la convenienza di fare un’unica Centrale di Pronto Soccorso per l’Area Vasta Nord Emilia.”
“Il dubbio, però, è che così non sia – ha affermato il Consigliere – e diversi sono i fatti che sembrano avvalorare questa tesi. Se tutto fosse davvero ancora da decidere perché nelle “Linee di Programmazione e Finanziamento delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale per l’anno 2013” si dice che “La realizzazione della centralizzazione effettiva avverrà entro la fine del 2013”? E perché la Regione ha finanziato la ristrutturazione e l’ingrandimento del locale 118 a Parma? E, ancora, perché l’Assessore, invece di parlare al suo partito, non incontra Sindaci e Presidente della Provincia che fan parte della Conferenza Socio-Sanitaria? Perché rifiuta il confronto con il Comitato Pro-118 e lo fa incontrare unicamente dalla Direzione dell’ASL?”
“Questa risoluzione – ha detto – era un modo per mettere sotto i riflettori dell’Assemblea Legislativa, massimo organo politico della Regione, il tema del trasferimento del 118 da Piacenza, evidenziando le preoccupazioni degli Amministratori Locali, dei dipendenti e degli utenti, ma anche per avere dall’Assessore le necessarie rassicurazioni.”
L’Assessore, però, non era presente in Aula. In sua vece sono intervenuti i Consiglieri di maggioranza che hanno esaltato le opportunità, soprattutto in termini di risparmio e di miglioramento tecnologico, derivanti dalla creazione di un’unica Centrale per tutta l’Area Vasta.
Il giudizio positivo della maggioranza di sinistra sull’operazione ha portato alla bocciatura della risoluzione, sostenuta unicamente dal centro-destra.
“Questa bocciatura – ha chiosato Pollastri – dimostra la solita insensibilità della Regione verso la Provincia-cenerentola. Se, come credo, si è già fatta la scelta sul futuro della Centrale 118 di Piacenza non è più tempo di tergiversare: l’Assessore deve venire a Piacenza e parlare chiaramente con Amministratori, operatori, Associazioni di volontariato dicendo, senza inutili giri di parole, cosa si vuol fare, e confrontandosi sulle soluzioni che abbiano il minor impatto possibile sull’utenza e la qualità del servizio.”
Centrale Unica Emilia Nord, Carini (Pd): “Unificare servizi è via adottata ovunque per aumentare efficienza. Ora il dibattito si sposti sulle eccellenze di Piacenza ”
Il consigliere regionale del Pd Marco Carini risponde al collega del Pdl Andrea Pollastri, candidando Piacenza come luogo di eccellenze al gruppo di studio sull’unificazione dei servizi relativi alla chiamata 118
"Bene ha fatto Pollastri a porre il tema così abbiamo l’occasione per puntualizzare la questione e spiegarla meglio ai cittadini di Piacenza, puntando sulle eccellenze piacentine», così dichiara il consigliere regionale del Pd Marco Carini alle polemiche sollevate in Assemblea Legislativa sulla Centrale Unica Emilia Nord.
«Non si tratta di un passaggio determinato da una visione politica di destra o sinistra (lo dimostra il fatto che il dibattito coinvolge Regioni governate da entrambi gli schieramenti: Lombardia, Piemonte, Sicilia,…) ma si tratta di trovare insieme la miglior soluzione per i cittadini. È evidente a tutti che c'è una condizione generale difficile, per i mancati trasferimenti statali che pesano anche sul bilancio della Regione e in particolare sul settore sanità. La Regione – puntualizza Carini – ha svolto un lavoro straordinario, continuando a erogare ai cittadini servizi di qualità pur non avendo risorse adeguate. Da tempo si investe in innovazione a livello tecnico, tecnologico e professionale».
Carini entra inoltre nel merito della questione: «il nostro obiettivo non è un restyling economico, ma dare risposte concrete alle legittime domande dei cittadini. Proviamo a guardare cosa succede negli altri Paesi e città nel mondo: a Madrid c'è una centrale unica, così come in Catalogna, a New York, a Chicago. L'innovazione tecnologica migliorerà il lavoro del centralinista che risponderà e aggancerà la telefonata con il satellitare individuando il posto dove si trova il paziente e guidando così i mezzi di soccorso al centimetro. Da cittadino di Piacenza ritengo di sentirmi più sicuro se la risposta ad una chiamata di soccorso arriva grazie ad un alto livello di tecnologia che mi garantisce di essere trovato anche se non sono in grado di spiegarmi bene a causa del trauma prodotto».
«Mi sarei aspettato – conclude Carini – che il dibattito in questa Aula riguardasse le eccellenze piacentine. Il mio auspicio, infatti, è quello che il gruppo di studio che si occuperà dell’evoluzione delle centrali operative 118 riconosca le eccellenze tecniche, tecnologiche e professionali di Piacenza, candidandola come sede operativa centrale. Stiamo, inoltre, già da tempo lavorando sul riassetto istituzionale socio-sanitario: lo dimostra ad esempio il passaggio da 50 a 110 Case della Salute già previsto nel Piano socio-sanitario appena approvato».