“Resettare” i vertici del Pd, lo chiede un gruppo di iscritti e amministratori

Resettare i vertici locali e nazionali del partito. Lo chiede, in una nota, un gruppo di iscritti e amministratori del Partito Democratico piacentino, dopo l'incontro svoltosi a Piacenza che aveva come titolo, appunto: "Resettiamo la politica". A farsi portavoce delle richiesta, alla quale ne seguono molte altre, il consigliere comunale del Pd, Andrea Tagliaferri. 

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DI SEGUITO LA NOTA DEL GRUPPO DI "RESETTATORI" PIACENTINI DEL PD

Non abbiamo fatto campagna elettorale per vedere un Presidente della Commissione Giustizia del Senato eletto subito dopo essere uscito dalla visita di Cosentino in carcere. Non abbiamo votato per sostenere un Governo con chi manifesta a Brescia contro la magistratura e contro la condanna in appello del proprio referente politico.

Serve una chiara presa di posizione da parte dei deputati del PD e l’attuazione di  3 punti di emergenza, prima della fine dell’anno solare, per non perdere definitivamente la credibilità:

1      Una nuova legge elettorale che dia stabilità al nostro Parlamento;

2      Una detassazione del lavoro dipendente che possa dare impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro;

3      Una serie di azioni di stimolo all'economia che non si traduca in aumento del debito: sblocco del patto di stabilità dei Comuni per investimenti sul territorio, pagamento dei fornitori dello Stato, meccanismi creditizi (anche pubblici) che aumentino la liquidità per le imprese.

 

L'11 Maggio, in contemporanea con l'assemblea nazionale dei delegati del partito democratico che si è svolta a Roma, il movimento spontaneo “Occupy PD” ha manifestato fuori dall'aula del "conclave" per stimolare i lavori dei dirigenti del partito.

Mentre anche gli organi periferici del Partito Democratico faticano a trovare argomenti per spiegare ad iscritti e sostenitori il perché stiamo governando insieme al centrodestra di Berlusconi, continuano a nascere movimenti spontanei di elettori del PD che chiedono un cambio di rotta importante.

Diverse le richieste: si parte dal "reset" della dirigenza, ovvero le dimissioni di tutti i dirigenti (sia locali che nazionali)  e si arriva fino al congresso aperto, dove il Segretario è scelto anche (e sopratutto) dagli elettori;

La politica deve aprirsi alla società civile per ragionare sulle idee da condensare in mozioni congressuali e smettere, una volta per tutte, di ragionare in correnti e capi-bastone (lo dice anche lo statuto, che Il Partito Democratico è un partito federale costituito da elettori ed iscritti).

Quando il Partito si muove verso l'Italia gli italiani rispondono positivamente, quando il PD gestisce le proprie questioni interne dandosi regole e processi macchinosi, gli elettori ci bocciano. Dobbiamo avere il coraggio di andare verso i nostri sostenitori, di fare in modo che conti anche l'opinione di chi rifiuta di fare la tessera ma ci vota ugualmente.

Le idee saranno il collante del prossimo partito, non ci sono altre strade. Non più correnti che bruciano segretari dopo segretari, ma un partito dinamico, coinvolgente, che non fa della tessera la discriminante per definirne la proposta politica.

Questo è il Governo del tirare a campare, che non parla più di legge elettorale ma di IMU, che non programma interventi per lo sviluppo e che è bloccata dai guai giudiziari di Berlusconi. Troppi obiettivi e troppi pochi valori condivisi per poterli raggiungere.

Abbiamo gestito le primarie e gli altri passaggi di democrazia interna secondo le regole e lo statuto…ma non abbiamo vinto elezioni che erano ancora una volta alla nostra portata. E' ora che i dirigenti, ad ogni livello, si facciano carico della responsabilità del fallimento e si facciano da parte. Spazio a nuovi metodi di lavoro e di coinvolgimento, spazio alle idee ed ai valori e non alle appartenenze

Ricominciamo dalle idee e cambiamo la dirigenza, subito.

 

Andrea Tagliaferri, consigliere di maggioranza del Comune di Piacenza

Loris Caragnano, vicesindaco del Comune di Vigolzone

Piero Innocenti, elettore PD

Silvia Milza, assessore del Comune di Vigolzone

Gianluigi Molinari, Sindaco del Comune di Vernasca

Alessandro Ghisoni, Sindaco del Comune di Podenzano

Giuseppe Brusamonti, vicesindaco del Comune di Fiorenzuola

Enrico Berti, segretario del circolo PD di Fiorenzuola

Federico Ratti, ex segretario del circolo PD di Ponte dell'Olio

Andrea Cunico, militante PD Ponte dell'Olio

Fischetti Valerio, assessore del comune di Bobbio

Andrea Ziliani, consigliere di maggioranza del comune di Gossolengo

Benedetta Maini, consigliere del comune di Agazzano

Marcello Petrini, ex segretario Giovani Democratici Piacenza

Paolo Prandini, ex iscritto PD

Massimo Poggi, Sindaco del comune di Coli

Nicola Moglia, consigliere di maggioranza del comune di Gropparello