Lo ha comunicato via twitter: porto in ritiro i miei ministri. E’ l’idea del premier Enrico Letta per cercare di cementare l’unità del suo nuovo e variopinto “governissimo”. Obiettivo sicuramente auspicabile dal momento che le piccole frizioni tra Pd e Pdl già non mancano: tuttavia quella di Letta non sembra un’idea originalissima. Chissà che non abbia deciso di “copiare” il vecchio amico Roberto Reggi. Nella sua piccola Piacenza fu infatti l’ex sindaco a introdurre il ritiro di giunta come tappa imprescindibile nel suo primo mandato di primo cittadino. Toccate dal 2002 al 2007 diverse mete della provincia, da Capannette di Pey a Ferriere passando per Coli e Case Gelati. Un’eredità peraltro raccolta dall’attuale sindaco Paolo Dosi, anche se in versione low cost. Non più il weekend lungo in montagna, ma una breve gita fuori porta, a Mortizza, per cementare l’unità tra i membri dell’esecutivo locale, pur senza spese eccessive (tutte rigorosamente a carico degli assessori, s’intende).
Letta e Reggi, il vecchio delfino ormai ripudiato dopo la campagna a favore di Renzi, mostrano ancora una volta di condividere un retroterra comune. Chissà se a ritiro concluso, non possa cambiare qualcosa anche nei loro rapporti.