"Il tradimento di un progetto iniziale sia dal punto di vista dei contenuti che del metodo. A Piacenza Fli ha smesso di esistere il 10 aprile 2013 dopo due anni esatti dalla sua creazione". E' lucido come sempre Fabio Callegari nel commentare una scelta sofferta, quella di dimettersi da segretario provinciale di Fli ponendo la pietra tombale su un'esperienza mai di fatto decollata. "Abbiamo fatto tanti errori di metodo e abbiamo pagato il caro prezzo: lo 0,4 ottenuto alle ultime elezioni è solo la certificazione di un progetto buono nelle intenzioni, e ancora attuale. Siamo finiti lontano dal progetto di riformare il centrodestra. I metodi e le strategie utilizzate sono stati fallimentari. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata "la decisione di correre con il proprio simbolo alle ultime Politiche con l'unica ragione di consentire a Italo Bocchino di essere candidato. Se l'impegno di tanti è finalizzato a salvaguardare i pochi, beh quella non è la mia partita. Sono rimasto solo per senso di responsabilità nei confronti di una grande e generoso politico come Enzo Raisi, ma per il resto Fli non esisteva già più da un pezzo". Con Callegari erano presenti altri due giovani esponenti del movimento, Marco Colosimo e Alessandro Massa. Il futuro? "Come dice Gandhi nessun fatto si sottrae alla politica e dunque la politica farà sempre parte della mia vita. Al momento però non vedo partiti o progetti per cui valga la pena spendere la mia faccia. Quando all'orizzonte si staglierà un progetto di area liberal-conservatrice, sarò ancora pronto a metterci la faccia. Fortunatamente la politica non è il mio lavoro". L'impegno di Callegari, Colosimo e Massa sarà ora tutto proiettato sul movimento civico di Piacenza Viva, col quale è in atto da sempre una proficua collaborazione.
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Tre anni fa era nato il primo circolo territoriale di Generazione Italia che faceva capo a Futuro e Libertà, il partito fondato da Gianfranco Fini. Oggi quest'avventura sparisce completamente dal panorama politico di Piacenza. "Assoluta delusione per i metodi usati dal partito, soprattutto a Roma" ha detto Fabio Callegari, coordinatore del circolo piacentino che qualche giorno fa ha deciso di rassegnare le sue dimissioni irrevocabili. Ed è stato immediatamente seguito da tutto il direttivo locale che lo stesso Callegari aveva nominato. I dettagli su quella che comunque deve essere stata una decisione sofferta saranno forniti domani nel corso di una conferenza stampa.