“Caro Presidente della Repubblica, spero che anche i ricchi paghino le tasse”

Ha solo 9 anni, ma ha coraggio da vendere. Riccardo Stecconi, che frequenta la 3 A della scuola P. Gandolfi di Cortemaggiore, ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera niente meno che al Presidente della Repubblica appena riconfermato, Giorgio Napolitano. Con tono gentile Riccardo chiede qualche istante di attenzione al Capo dello Stato per leggere le sue riflessioni. Pensieri importanti che tante volte dovrebbero far riflettere anche gli adulti, politici in primis. Riccardo si è immedesimato nel Presidente immaginando di rivolgere il primo discorso alla Nazione. Qui di seguito pubblichiamo la lettera integralmente.

Radio Sound

 

Egregio Signor Presidente,

in questi giorni a casa e a scuola  abbiamo sentito e parlato tanto della elezione del Presidente della Repubblica, dei suoi compiti e dei tanti problemi del nostro Paese.

La maestra ci ha poi invitati a scrivere le nostre osservazioni sull’argomento ed ora desidereremmo farle sapere che anche noi bambini siamo partecipi e vogliamo comprendere, con le capacità della nostra età.

Questo è il testo scritto da me che, con le mie maestre e i miei compagni, abbiamo scelto di inviarLe.

Siamo certi che vorrà dedicare qualche minuto del Suo prezioso tempo per leggere le mie riflessioni.

Ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.

Riccardo Stecconi, anni 9, classe 3°A Scuola Primaria “dott. P. Gandolfi” Istituto Comprensivi di Cortemaggiore – Piacenza.

RIELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Oggi il nuovo Presidente Napolitano è ufficialmente il nostro Presidente della Repubblica.

Il Presidente Napolitano è il primo Presidente che è stato rieletto una seconda volta dal 1948.

Per essere eletto Presidente, sabato pomeriggio alla sesta votazione, ha ottenuto i voti dai parlamentari di Camera e Senato e il Presidente della Camera, Laura Boldrini, durante lo spoglio, leggeva sulle schede il suo nome.

Chi prendeva più di 504 voti veniva eletto e Napolitano ne ha presi 738. E’ così il 12° Presidente della Repubblica.

Come ogni Presidente della Repubblica, fin dal 1948, dopo il giuramento si è diretto all’Altare della Patria.

Ha visitato l’Altare della Patria in omaggio al Milite Ignoto, il monumento che rappresenta tutti i caduti in guerra per la pace italiana.

Il Presidente viene accompagnato dalle Autorità che poi si fermano nella prima parte della scalinata.

All’altare della Patria c’è anche la banda che suona il picchetto.

Il Presidente risiede al Quirinale, un castello dove prima del 1946 abitavano il Re e la Regina , prima che fossero costretti ad andare in esilio, fuori dal territorio italiano.

La rielezione di un Presidente della Repubblica  è un momento storico che quindi va documentato per dimostrare l’interesse di quella persona verso la nostra Nazione.

Spero che il Presidente della Repubblica sia onorato per tutti i suoi sforzi e sacrifici e sia felice.

Spero che i Parlamentari si impegnino e facciano sacrifici per trovare un accordo per formare un Governo stabile che renda felici tutti.

Sono il 12° Presidente della Repubblica, immagino di rivolgermi agli italiani, ecco il mio primo discorso.

Prima di cominciare il mio settennato vi avverto che sarà molto difficile per me , come per voi migliorare il Paese, ma vi dico che farò del mio meglio perché siamo arrivati all’ottava votazione e su circa 56.000.000 milioni di italiani non si è riusciti a eleggere un Presidente della Repubblica, ma sono stato confermato solo con un accordo tra partiti.

Questo dice che l’Italia oggi è in una situazione tragica.

Prima di tutto cercherò di fare un governo entro la prossima settimana per dare credibilità al Paese.

Nelle prossime settimane andrò in giro per l’Europa per conoscere meglio com’è la situazione, perché un buon Presidente della Repubblica deve sapere in che stato è l’economia del Paese in cui si trova, ma anche le condizioni degli altri Paesi europei.

Ho già sentito possibili candidati alla carica di Presidente del Consiglio e sono fiducioso per la mia scelta.

Ma vi avverto o collaborazione tra tutti o si va al fallimento.

Le tasse dovrebbero essere pagate anche dai ricchi perché c’è gente che muore di fame e di sete mentre c’è chi è servito e riverito dalla mattina alla sera.

Spero che l’Europa e il mondo siano contenti della vostra scelta .

Da oggi per tutti voi inizia una nuova avventura.

Grazie, distinti saluti .

Riccardo Stecconi