Una seduta che si è chiusa con un nulla di fatto, quella di quest’oggi alla Camera. Come previsto alla vigilia, è mancato l’accordo della maggioranza sui nomi dei presidenti di Camera e Senato. Scontate le astensioni di Pd, Pdl e Scelta Civica, la vera sorpresa è arrivata da Sel, che ha deciso di votare per i candidati proposti dal Movimento 5 Stelle. “Lo considero un atto di scortesia istituzionale nei confronti del partito democratico” – ha stigmatizzato Paola De Micheli, definendosi comunque tranquilla sulla tenuta della coalizione. “Penso che nei prossimi passaggi ci sarà molta più condivisione”.
E che dire dei grillini, che per rimarcare la loro estraneità al dualismo destra-sinistra hanno deciso di prendere posto nell’emiciclo superiore dell’aula? “La cosa che più mi ha colpito oggi non sono i grillini, ma la quantità di donne presenti. È un’occasione da non perdere per cambiare l’Italia”.
Dal punto di vista emotivo – ha continuato l’onorevole – l’impatto è stato ancora una volta grandissimo. “Stamattina ho avuto la percezione del grande onore che i piacentini mi hanno fatto nel mandarmi a rappresentarli e a servire il paese. Un forte sentimento di consapevolezza nei confronti della sacralità delle istituzioni. Il nostro è un paese in cui la conquista democrazia è costata il sacrificio dei nostri padri e dei nostri nonni. Perciò voglio svolgere il mio ruolo con onore e disciplina. Il Parlamento è il vero luogo della democrazia”.