Si è svolto questa sera alle 21,30, presso l’ oratorio Don Bosco della parrocchia di S. Savino, un incontro pubblico tra il sindaco Paolo Dosi e i residenti di una zona calda della città come quella del Quartiere Roma.
Accompagnato dal suo vice, Cacciatore, dagli assessori Palladini e Rabuffi e dal capo della Polizia Municipale, Malchiodi, Dosi ha ascoltato le istanze dei residenti che lamentano una difficile convivenza soprattutto con le etnie straniere.
“Non siamo razzisti”, ci tengono a precisare, anzi dimostrano che la convivenza con chi si vuole integrare è possibile. Ne è prova il signor Singh, indiano, che assieme alla figlia gestisce un’ attività commerciale in via Pozzo.
Anch’egli porta all’ attenzione del primo cittadino le problematiche di tutti i giorni, anzi di tutte le notti, poiché al calare delle tenebre la zona della stazione, di via Roma, delle vie Crescio e La Primogenita fino a viale Il piacentino e via Benedettine diventa terra di nessuno.
Schiamazzi da parte di gente ubriaca o, peggio ancora, tossicodipendente, risse e gesti continui di inciviltà come quello di urinare in prossimità di cassonetti e abitazioni private, la fanno da padroni e i residenti della zona sono stanchi.
E’ la mattina dopo che se ne vedono, diciamo così, i frutti: cocci di bottiglia disseminati per le strade assieme a rifiuti di ogni genere. Responsabili di tali gesti sono perlopiù, cittadini extracomunitari.
Nel corso dell’ incontro, in particolare, è stata postata all’ attenzione di Dosi la conduzione, piuttosto rumorosa, a detta di chi vi abita vicino, di un bar di via Pozzo gestito da cittadini dell’ Ecuador.
All’ attenzione di Dosi, che ha girato le richieste al suo vice, Cacciatore, competente per materia, sono stati sottoposti anche problemi di viabilità, come l’ inesistente marciapiedi in via Benedettine o la situazione di via Alberoni con le auto che sfrecciano davanti alla scuola proprio durante l’ orario di uscita dei bambini e senza alcuna pattuglia dei vigili a presidiare la zona, così come avviene in altri istituti piacentini.
Ai cittadini, accorsi numerosi e che hanno animato la serata con tanti interventi, non sono bastate le risposte fornite da Dosi, spesso accompagnate da qualche mugugno di disappunto o vere e proprie interruzioni, per sottolineargli il loro scoramento.
Occorrono subito i fatti e occorre il pugno duro da parte delle istituzioni nel reprimere tali comportamenti che sono pericolosi e che, nella migliore delle ipotesi, generano comunque disagio, una sensazione che la popolazione non può più tollerare.
Il primo cittadino, tuttavia, ha puntato il dito sull’ impegno del Comune, sempre costante, in una zona che in città detiene il primato di interventi da parte delle forze di polizia. Ha evidenziato la presenza dei vigili urbani per 10 fine settimana su 12 e ha promesso sin da subito, una maggior presenza sul territorio, soprattutto nelle ore diurne poichè quelle notturne non sono di competenza dell’ Amministrazione comunale.
Gli abitanti del quartiere, dal canto loro, vorrebbero avere il primato di essere il rione con il minor numero di interventi perché se le forze dell’ ordine sono impegnate così spesso nella zona, significa che più di qualche problema c’è.