Piacenza Expo, non solo fiera. E’ lo slogan usato dall’assessore comunale allo sviluppo economico per definire il nuovo impegno dell’amministrazione affinché il polo fieristico piacentino diventi un supporto concreto all’economia del territorio, alle varie realtà aziendali; e non solo con fiere di respiro internazionale, come già sta avvenendo, ma con un nuovo modo di concepire gli spazi. L’assessore, incontrato in Comune a margine della riunione di Giunta, ha spiegato come sia in corso uno sforzo da parte dell’amministrazione di concerto con l’altro socio di Piacenza Expo, la Camera di commercio, con il quale la sintonia è assoluta.
L’intenzione, che Timpano ha espresso senza mezzi termini, è quella di spostare l’attenzione dai vari dibattiti su possibili accorpamenti dei poli fieristici (al momento sterili, visto che «non c’è nulla di concreto» benché la Regione abbia più volte espresso il suo favore rispetto a un futuro riassetto delle fiere) al tema, ora ben più rilevante, del potenziamento di Piacenza Expo. Un potenziamento che dovrà passare anche attraverso una modifica dello statuto dell’ente, proposta che il Comune si accinge a formalizzare sottoscrivendo l’iniziativa in tal senso partita dalla Camera di commercio: Piacenza Expo dovrà diventare soggetto di “incoming turistico” il che dovrà avvenire facendo intersecare varie realtà presenti sul territorio. Tutto ciò soprattutto in previsione dell’Expo milanese del 2015. L’idea è quella, tra le varie iniziative, di avere un’edizione di Tomato World per tutta la durata dell’expo mondiale, ponendo l’accento dunque sul più “forte” dei prodotti della nostra terra.
LA NOTA DELL’ASSESSORE FRANCESCO TIMPANO
Il sistema fieristico nazionale sta conoscendo un profondo processo di trasformazione. Il quadro nazionale fieristico, sia per effetto della crisi economica che per effetto di un cambiamento profondo dei meccanismi di promozione commerciale, si modificherà rapidamente e presumibilmente andrà incontro ad un forte processo di concentrazione. Diverse fiere di medie e piccole dimensioni si trovano a dover fare i conti con questa realtà e numerosi processi di accordi commerciali oltre che di unificazione sono in atto. Questi processi seguono spesso logiche di puro mercato e sono guidate dalla ricerca o di complementarietà tra soggetti diversi o di mera concentrazione proprietari. In qualche caso si stanno verificando situazioni di potenziali fallimenti a cui si cerca di porre talvolta rimedio con la copertura delle perdite da parte dei soci. In Emilia Romagna si persegue da tempo un progetto di concentrazione dei poli fieristici in coerenza con ciò che sta succedendo in altri comparti. Il progetto però non pare decollare in particolare per la mancanza di risorse per l’incentivazione dei processi e per le difficoltà finanziarie di diverse realtà fieristiche. Al momento attuale non c’è sul tavolo alcuna ipotesi di accorpamento e, comunque, anche se vi fosse non ci troverebbe come Amministrazione Comunale assolutamente disponibili alle condizioni correnti.
Al contrario, Piacenza Expo sta perseguendo da diverso tempo l’obiettivo di rafforzare la propria autonomia, salvaguardando il proprio portafoglio fiere dal quale si realizza una marginalità positiva, che rende la gestione industriale attiva in assenza di significativi trasferimenti dai soci. Si tratta di una dinamica tutta diversa rispetto ad altre fiere (anche nella nostra regione) dove, al contrario, la gestione industriale deficitaria determina interventi dei soci a ripiano delle perdite. Come diverse altre realtà fieristiche, la gestione industriale positiva di Piacenza Expo è compensata da alti ammortamenti che ne compromettono un anno ogni due l’equilibrio economico. Un’oculata gestione dei costi (in particolare di personale) ed una nuova strategia commerciale permetteranno nei prossimi anni a Piacenza Expo di consolidare la propria posizione economica. Tutto ciò consapevoli che le piccole dimensioni rendono relativamente più pesanti i costi fissi, ma permettono anche flessibilità ed inventiva che sono elementi di potenziale attrattività per nuovi eventi fieristici, espositivi e promozionali per i quali gli alti costi dei grandi quartieri fieristici sono improponibili.
Al fine di realizzare questo processo, l’Amministrazione Comunale, in accordo con gli altri soci in particolare con la Camera di Commercio, stanno puntando su alcuni obiettivi semplici ma molto chiari:
– rafforzamento delle eccellenze fieristiche di Piacenza Expo: in particolare Geo- Fluid, Colore, Expolaser, Franchising Nord, Apimell che per esempio ha avuto un formidabile successo di pubblico (come la Fiera di Primavera della scorsa settimana che ha raggiunto i 25000 visitatori). In questo senso, l’Amministrazione Comunale si sta impegnando anche a depotenziare il rischio che le fiere di maggiori dimensioni possano mettere a rischio le nostre iniziative, come nel caso di ExpoTunnel organizzato da Fiera di Bologna in aperta concorrenza con Geofluid e contro la quale si sta già esercitando una pressione finalizzata ad evitarne l’avvio o comunque a delimitarne il campo di interento;
– introduzione di nuovi eventi come Eurocoat, fiera europea per l’industria delle pitture, inchiostri, vernici, colle, adesivi che apriranno nuove prospettive di internazionalizzazione per il nostro polo fieristico, e come Tubitaly;
– introduzione di eventi specificamente al servizio delle filiere forti dell’industria piacentina sui quali lanciamo un appello ai produttori locali affinché cooperino con Piacenza Expo per coordinare eventi di marketing e promozione delle nostre eccellenze, a partire da quelle agroalimentari;
– un protagonismo forte di Piacenza Expo nell’ambito di Expo 2015, con particolare riferimento alle iniziative connesse con Tomato World e l’industria del pomodoro, impegnandoci per una fiera permanente del pomodoro nel corso del 2015 e per un ruolo di regia istituzionale di Piacenza Expo sulle iniziative espositive e promozionali connesse a quell’evento;
– un rinnovato impegno per Piacenza Expo per il lancio di eventi di promozione dei processi di attrazione di investimenti nel nostro territorio e di promozione dell’imprenditorialità e dell’innovazione;
– una nuova mission per Piacenza Expo nell’ambito della promozione di incoming turistico che si realizzerà con una prossima proposta di variazione di Statuto agli enti soci che vada in questa direzione, anche al fine di collegare la rete degli eventi culturali alla promozione complessiva del territorio.
All’insieme di queste azioni si aggiunge un intervento che l’Amministrazione Comunale di Piacenza promuoverà nel quadro di un processo di riqualificazione complessiva del quartiere fieristico e che vedrà la luce nei prossimi mesi. Esso potrà fare leva anche sulle risorse che vogliamo attivare grazie al cosiddetto progetto APEA (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata), di cui Piacenza Expo è soggetto gestore, che riguarda polo fieristico e polo logistico e che mira a realizzare obiettivi di sostenibilità per l’intero comparto delle Mose. Questi programmi potranno rafforzare Piacenza Expo e prepararla ad affrontare meglio le dinamiche future del sistema fieristico regionale e del Nord Italia. Una volta che questo percorso si rafforzerà, sarà possibile misurarsi con forme di cooperazione con altre fiere da una posizione di forza e comunque perseguendo una logica di ottimizzazione industriale e di cooperazione istituzionale che vada ad esplicito vantaggio del quartiere fieristico piacentino.