Nella riunione della Direzione di oggi, il Pd dovrebbe decidere in via definitiva le proprie liste. Ieri Pier Luigi Bersani ha annunciato la novità della candidatura di Giampaolo Galli, già direttore generale di Confindustria e dell’Ania, che sara’ in lista col Pd in Lombardia. Nelle liste piddine pure Giorgio Santini, ex numero due della Cisl.
Ignazio Marino sarà capolista in Piemonte per il Senato e testa di lista nel Lazio. Laura Puppato, una delle partecipanti alla sfida delle primarie per la premiership, sarà capolista per il Senato la lista in Veneto.
Enrico Letta, vicesegretario, sarà capolista alla Camera nelle Marche.
Se Bersani valorizza il pluralismo di un partito capace di candidare insieme un ex direttore di Confindustria (Galli) e alcuni ex sindacalisti (Guglielmo Epifani, Santini), bisognerà tuttavia verificare quante ferite hanno provocato le estenuanti trattative tra le correnti del Pd per ottenere qualche ‘recupero’ nel listino di candidati a disposizione del segretario che sarà reso pubblico oggi.
Tra i nomi dati per certi l’attuale tesoriere Antonio Misiani, l’ex Mauro Agostini (ha ottenuto una deroga per la propria candidatura) e Ugo Sposetti (ha gestito come tesoriere il delicato passaggio dai Ds al Pd).
Per quanto riguarda le candidature chieste da Matteo Renzi (17 o 18 in totale), si fanno i nomi di Roberto Reggi (ex sindaco di Piacenza), Simona Bonafe’, Francesco Bonifazi, Ivan Scalfarotto, Luca Lotti, Maura Cantini, Nadia Ginetti, Maria Elena Boganelli, Paolo Gentiloni, Lino Paganelli, Ermete Realacci, Cristina Alicata, Alessanda Tresalli, Francesco Clementi. In questo modo verrebbero recuperati i veltroniani Realacci e Gentiloni che sono ritenuti a rischio esclusione (soprattutto il secondo che si e’ candidato a sindaco di Roma). Paola Concia sarebbe stata recuperata grazie all’intercessione della corrente che fa capo al senatore Marino.