L’Italia dei Valori di Piacenza ad un bivio. La scelta di supportare il Movimento Arancione di Antonio Ingroia e Luigi De Magistris alle prossime elezioni politiche di febbraio non va giù ad alcuni esponenti storici del partito che hanno scelto così di lasciare il movimento. Tra questi il sindaco di Cerignale nonché presidente delle Comunità Montane Massimo Castelli che specifica: “Non si può dire che lascio l’Italia dei Valori, perché per quanto mi riguarda l’Italia dei Valori non esiste più”. A Castelli si affiancano l’attuale assessore alle Politiche Giovanili Paola Beltrani e il senatore Pierluigi Petrini. Massimo Castelli premette di parlare a titolo personale, ma le sue idee combaciano con quelle di Beltrani e Petrini.
“L’Idv, di fatto, non parteciperà a queste elezioni: alcuni esponenti dell’Idv saranno candidati tra le liste del Movimento Arancione ma non sotto l’egida di Antonio Di Pietro. E questo è negativo per ben due motivi. Innanzitutto in questo modo l’Idv resterà fuori dalla competizione elettorale, dall’altro il partito ha deciso di sostenere un movimento che altro non farà che dividere e disperdere l’elettorato di centrosinistra: siamo alle porte di una tornata elettorale storica con la quale potremo cancellare una volta per tutte il berlusconismo e le personalità di sinistra pensano a creare un nuovo movimento…così rischiamo di indebolire il centrosinistra che fino ad ora è riuscito a portare avanti un percorso di partecipazione efficace, e facilitiamo il compito alle destre”.
Ma c’è anche una questione personale che irrita Castelli: “Hanno presentato il movimento e non hanno invitato Di Pietro, segretario dell’Idv, questo a testimoniare quanto poco conterà l’Italia dei Valori in questa coalizione. Coalizione che tra l’altro vede noi dipietristi a fianco di Rifondazione Comunista, con la quale in occasione delle primarie delle scorse elezioni siamo arrivati quasi alla denuncia. Io sono abituato ad essere coerente e fare scelte politiche coerenti”.
LA RISPOSTA DI SABRINA FREDA
Puntuale arriva la risposta di chi invece all’interno dell’Italia dei Valori ha scelto di rimanere, ovvero Samuele Raggi, Luigi Gazzola e Sabrina Freda. Proprio quest’ultima non utilizza mezzi termini per commentare la scelta di Massimo Castelli: “Castelli non è nuovo a cambi di bandiera quando fa comodo cambiare bandiera. Purtroppo è qualcosa che succede spesso in politica. Noi eravamo alleati con il Pd quando questo sosteneva il Governo Monti, mentre noi Monti non lo abbiamo mai sostenuto. Se davvero Castelli facesse battaglie di coerenza, se ne sarebbe dovuto andare già un anno fa. Ci sono dei momenti difficili nella vita di un partito, ma chi davvero crede nei valori del proprio movimento tiene duro, stringe i denti e resta. C’è chi invece preferisce salire sul carro di quelli che pensa possano essere vincitori e per questo motivo fa altre scelte, e penso sia questo il caso di Castelli”.