“Occorre rilevare l’attenzione di diverse amministrazioni comunali della provincia di Piacenza che ci contattano per avere informazioni sulla strada da percorrere per il benessere animale” questa è l’idea del presidente della sezione ENPA di Piacenza, “credo sia opportuno evidenziare l’impegno e la sensibilitò che alcune aministrazioni dimostrano rispetto ad altre, non si tratta di fare lk’eneco dei buoni o cattivi; a noi i cattivi non interessano, certamente ci farebbe piacere che l’impegno, dei virtuosi, venisse però rimarcato. Il disinteresse di alcune amministrazioni” prosegue Burgio “mette in difficoltà coloro che si impegnano, con investimenti economici e mezzi, nella tutela e salvaguardia degli animali vaganti. Da anni è in vigore una legge regionale che impegna le amministrazioni ad operarsi in tal senso; anche se molti comuni hanno iniziato un percorso di tutela, troppi si sono attivati solo sommariamente ed alcuni, addirittura, non si sono attivati per nulla”
Il presidente dell’ENPA Piacentino si riferisce alla L.R. 27/2000 che impegna le aministrazini alla tutela degli animali vaganti e/o stanziali sul territorio; la Legge Regionale, ormai datata oltre 10 anni fa, non prevede sanzioni per i comuni inadempienti e, pertanto, troppi fanno spalluce della norma.
“Nella sede della Provincia (via Garibaldi, ndr) è attivo il tavolo del benessere animale dove le associazioni operanti sul territorio si confrontano con i referenti dei vari comuni piacentini e con le istituzioni come USL, Ordine veterinari ecc; diverse iniziative sono state attuate, confidiamo che le aministrazioni locali aderiscano alle proposte e si attivino con maggiore attenzione alla problematica del randagismo, delle colonie feline e del benessere dovuto anche agi animali di proprietà”
Non poteva mancare una nota ai vari regolamenti comunali sul benessere animale che, diverse amministrazioni, stanno varando: “Alcuni regolamenti, che sono anche stati approvati, sono un refuso di copia/incolla di testi reperiti a caso sulla rete; ritengo sia opportuno un lavoro di concerto con l’USL Veterinaria e le realtà operanti sul territorio per finalizare un documento che sia applicabile e condivisibile con i cittadini che dvranno rispettarlo; redigere norme che non possono essere controllate, dare indicazioni che non possono essere verificate, imporre situazioni incompatibili con il territorio equivale a emanare un documento inutile”
Attendiamo quindi di vedere nelle prossime settimane, sulle basi dei cmmenti, i testi redatti dai vari comuni in materia di benessere animale. Il percorso è lungo, ma ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo.